Trafffico illecito di rifiuti: sequestrato camion abusivo della differenziata

È stato sequestrato la scorsa notte nella zona industriale di Napoli, tra via Brin e Poggioreale un camion abusivo della raccolta differenziata. Si tratta di uno dei mezzi utilizzati dalla malavita che gestisce il traffico illecito di rifiuti in cartone nel capoluogo partenopeo. Il camion, all'apparenza, sembra uno di quelli in servizio per conto di Asìa, l'azienda addetta alla pulizia e allo spazzamento delle strade di Napoli, nonché alla raccolta differenziata. Sul veicolo, che transita nelle strade a notte fonda, proprio come quelli della partecipata del Comune di Napoli, sedicenti addetti caricano i rifiuti in cartone. Nella zona industriale ve ne sono in quantità imponenti: sono gli scarti dei numerosi negozi dei grossisti cinesi della zona. Il business, si basa sulla rivendita dei rifiuti in cartone sottratti alla regolare raccolta messa in campo dal Comune di Napoli per il riciclo dei rifiuti.

Gli agenti della  Tutela Ambientale della Polizia Municipale e di Poggioreale – si legge in una nota del Comune di Napoli – hanno sequestrato un autocarro Iveco Daily. L’automezzo era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni e trasportava scarti di imballaggi di cartone sottratti dai contenitori Asia. Il veicolo era sprovvisto dell'iscrizione all'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali e del formulario di identificazione dei rifiuti. Gli agenti, dopo aver sequestrato l'automezzo, hanno segnalavato alla Procura della Repubblica di Napoli C.A. e M.M. entrambi pluripregiudicati di Ponticelli, quartiere alla periferia orientale della città. Alcuni giorni prima il veicolo era già stato segnalato all’Unità Tutela Ambientale da personale dell’azienda che si occupa del prelievo dei rifiuti urbani. È il quarto furgone in tre mesi che viene sorpreso e fermato per il furto di cartoni, un fenomeno in aumento nella zona commerciale dei grossisti cinesi del quartiere Poggioreale. La rivendita dei rifiuti in cartone che nei canali legali consente la trasformazione del prodotto da rifiuto a materia prima secondaria produce notevoli margini di guadagno specie agli esercenti in nero.