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Ischia frana ancora: i massi uccidono il ristoratore Giuseppe Iallonardo

Una frana ha travolto un ristoratore di Barano, morto sul colpo. La vittima, Giuseppe Iallonardo, si trovava sul posto per verificare i danni che la pioggia aveva prodotto sul suo ristorante. Domani sopralluogo per verificare i rischi dell’area. Da tempo nell’Isola Verde si è incrementato il rischio idrogeologico.
A cura di Angela Marino
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Si trovava sul posto per verificare i danni della pioggia al suo ristorante e alla vicina abitazione quando è stato investito da una frana che non gli ha lasciato scampo. È morto così nell'isola del Golfo di Napoli, Giuseppe Iallonardo, 48 anni. La tragedia è avvenuta in località Maronti. L'uomo è stato coinvolto in un altro smottamento ed è deceduto. Non è ancora chiaro infatti se sia precipitato con la massa di terricci o e pietre che si è staccata o se sia stato travolto dalla frana. Sul posto, oltre ai soccorsi, i carabinieri della stazione di Barano per rilievi. La situazione si presentava già critica. Da giorni, infatti, si susseguono crolli di massi e terreno sulla strada per le continue piogge. Il traffico veicolare nella zona è stato interdetto fino alla messa in sicurezza dell'area.

Regione, domani sopralluogo a Barano d'Ischia

Avrà luogo domani mattina all'alba il sopralluogo tecnico del Genio civile regionale della Campania, dell'Agenzia regionale per la Difesa del suolo e dell'Autorità di Bacino Campania Centrale sul luogo della frana nel comune di Barano d'Ischia per valutare il rischio residuo. Lo rende noto l'assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza, in stretto contatto con la Sala operativa regionale e con il presidente della Regione Stefano Caldoro dell'evolversi della situazione. "Il più ampio supporto tecnico è stato assicurato al sindaco di Barano – dice – l'area è classificata dall'Autorità di Bacino a Rischio idrogeologico molto elevato (R4) sia per frana che per eventi alluvionali.

Ischia frana: una lunga scia di precedenti

La frana costata oggi la vita al ristoratore 48enne Giuseppe Iallonardo, è solo l'ultima di una lunga, tragica, serie di vittime del maltempo e degli abusi edilizi perpetrati per anni sull'isola verde del golfo di Napoli. Il 30 aprile 2006, una frana staccatasi dal monte Vezzi, nella frazione Pilastri, investì una villetta distruggendo un'intera famiglia. Quattro le vittime. A perdere la vita, travolti dal crollo della loro abitazione travolta dal fango, Luigi Buono, 53 anni, cuoco in un ristorante del porto e le sue tre figlie Anna di 18 anni, Maria di 16 e Giulia di 12. Si salvarono, invece, la moglie e la nipotina di tre anni, loro ospite. La piccola, di nome Stella, venne miracolosamente salvata dal lettino nel quale dormiva. Il 10 novembre 2009, morì Anna, una 15enne, che si stava recando a scuola nell'auto con i genitori. La vettura fu travolta da una colata di fango e pietre, scesa come un torrente, da un costone del monte Epomeo trascinando con sé automobili, persone, alberi e muri. Una ventina le persone che rimasero ferite, tra cui una bimba di tre anni che era a bordo di uno scuolabus.

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