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Tragedia nella Solfatara, scatta il sequestro dell’area: “Situazione pericolosa per i visitatori”

Il gip non solo ha disposto la chiusura del percorso turistico, ma anche il punto ristoro e la zona campeggio. Solo lo scorso anno la Solfatara è stata visitata da circa 300mila turisti.
A cura di Enrico Tata
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L'area della Solfatara di Pozzuoli è stata sequestrata. Gli inquirenti, si legge su Repubblica.it, hanno valutato "i rischi sia dal punto di vista della sicurezza e dell'incolumità per tutti i visitatori, gli utenti e i lavoratori sia dal punto di vista del rischio idrogeologico e vulcanologico". Secondo il gip, che questa mattina ha dato il via libera al sequestro della zona, alla Solfatara "c'era una situazione allarmante". Non solo è stato chiuso il percorso turistico, ma anche il punto ristoro e la zona campeggio. Solo lo scorso anno la Solfatara è stata visitata da circa 300mila turisti.

Un mese fa la tragedia: una famiglia inghiottita dalla Solfatara, tre morti

Lo scorso 12 settembre Massimiliano Carrer, 45 anni, la moglie Tiziana Zaramella, 42 anni, e loro figlio Lorenzo, 11 anni, sono morti all'interno di un cratere della Solfatara di Pozzuoli. Della famiglia si è salvato solo il figlio più piccolo, di sette anni. Il bimbo di undici anni ha oltrepassato il limite consentito dal percorso ed è finito nel cratere, mentre il padre, nel tentativo di metterlo in salvo, è stato risucchiato anche lui. Stessa dinamica per la mamma, che cercava di aiutare il marito.

La Solfatara di Pozzuoli, si legge sul sito informativo dell'area, che è rimasta visitabile fino ad oggi, "è senz’altro il più interessante vulcano dei Campi Flegrei, un comprensorio a nord di Napoli costituito da circa 40 antichi vulcani. Nei suoi dintorni vi sono luoghi storici di particolarissimo interesse quali l’ Anfiteatro Flavio, l’Acropoli di Cuma, le Terme di Baia, il Tempio di Serapide. Con un’estensione di circa 33 ettari, essa è un’oasi naturalistica che offre gli spunti per una interessante passeggiata con la presenza, oltre che dei noti fenomeni vulcanici, quali le fumarole, le mofete ed i vulcanetti di fango, anche di zone boschive e di zone di macchia mediterranea nonchè di alcune singolarità naturali, geologiche, botaniche e faunistiche".

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