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Tritolo per uccidere il procuratore di Napoli Colangelo, condannate quattro persone

Oggi il gup del tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha condannato quattro persone, fra le quali il trafficante di armi Amilcare Monti Condesnitt, accusate di detenere il mezzo chilo di tritolo che sarebbe stato destinato all’attentato di Colangelo.
A cura di Enrico Tata
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La camorra napoletana stava progettando l'attentato del capo della procura di Napoli Giovanni Colangelo. Un'indagine della Dda di Bari ha consentito di smantellare il piano e di trovare il tritolo con cui lo avrebbero ucciso sotto un albero di fronte alla tenuta di un boss a Gioia del Colle. Proprio nel comune barese il capo procuratore risiede e proprio quello era il punto designato dalla camorra per colpire. Oggi il gup del tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha condannato quattro persone, fra le quali il  trafficante di armi Amilcare Monti Condesnitt, accusate di detenere il mezzo chilo di tritolo che sarebbe stato destinato all'attentato di Colangelo.

Le condanne vanno dai cinque anni e quattro mesi ai quattro anni e otto mesi di reclusione. Monti Condesnitt e il suo collaboratore Francesco Paolo Ciccarone sono stati condannati per il reato di detenzione e porto di armi da sparo ed esplosivo. Il ruolo degli altri imputati sarebbe stato quello di acquistare e trasportare il tritolo. L'altro filone dell'inchiesta, che riguarda proprio la preparazione dell'attentato, è tuttora in corso.

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