Troppi piccioni ad Albanella, il Comune: “Anticoncezionali per limitarne le nascite”
Troppi piccioni in città, e il Comune decide di correre ai ripari, invitando i cittadini ad identificare le loro colonie in vista della somministrazione di veri e propri "anticoncenzionali" per i volatili. La vicenda è accaduta ad Albanella, comune di poco più di seimila anime nella Piana del Sele, in provincia di Salerno. Troppi, dunque, i volatili in città, e a quanto pare intenzionati ad aumentare di numero nei prossimi mesi. Tanto che l'amministrazione cittadina hanno pensato di correre ai ripari: poco prima di Natale, a firma del sindaco Rosolino Bagini e del consigliere comunale Michele Cerruti, è arrivato così una sorta di "ultimatum" per i piccioni albanellesi. Con tanto di avviso pubblico e protocollato, il Comune ha invitato i cittadini a segnalare le colonie presenti sul territorio, "invaso" ormai dagli uccelli.
Via al censimento e agli anticoncenzionali
Secondo la stima comunale, infatti, l'attuale popolazione aviaria è destinata a raddoppiare "anche in caso di eliminazione di una metà di essi". E così l'idea di prevenire il tutto limitando le nascite di piccioni nel periodo tra marzo e ottobre del 2020, attraverso la "somministrazione agli stessi di sostanze ed effetto antifecondativo, le quali sono in grado di deprimere per tempi più o meno lunghi l’attività riproduttiva di questi animali permettendo una graduale diminuzione degli individui adulti, non più sostituiti dai novelli". Insomma, un modo forse un po' radicale per limitare il fenomeno delle nuove nascite ma dal risultato finale praticamente certo.
La nota pubblica dal Comune di Albanella
Questa la nota pubblicata dal comune di Albanella:
Tenuto conto che sul territorio di Albanella è presente una massiccia colonizzazione di piccioni che si è estesa via via dalle aree urbane, dove hanno da sempre trovato habitat favorevole alla loro dimora, anche alle zone periferiche ed agricole e che tutto ciò comporta notevoli disagi per i cittadini e rappresenta un serio rischio, facilitando la diffusione di degrado e sporcizia. In letteratura si riferisce un numero medio di 5-6 covate all’anno, anche se risultano tutt’altro che isolati i casi in cui sono fino a 9 le deposizioni nell’arco di dodici mesi. Una coppia di colombo quindi dà alla luce ogni anno 10-12 piccoli. Valutando però l’incidenza della mortalità in età giovane, è stimato che una coppia produca effettivamente in media da 3 a 4,5 nuovi piccoli all'anno; quanto basta per garantire un raddoppio della popolazione anche in caso di eliminazione di una metà di essi, riportando, nel giro di un anno, la situazione alla posizione precedente l'eliminazione. A tal proposito l’Amministrazione, in vista di un programma di controllo delle nascite per il periodo di ovodeposizione marzo/ottobre anno 2020, ritiene necessario reperire informazioni circa i siti di nidificazione ed il numero di colonie, per una stima anche se approssimativa della loro consistenza. Attraverso il monitoraggio dei siti di nidificazione, si vuole programmare un approccio moderno e razionale al controllo delle nascite dei colombi randagi, rappresentato dalla somministrazione agli stessi di sostanze ed effetto antifecondativo, le quali sono in grado di deprimere per tempi più o meno lunghi l’attività riproduttiva di questi animali permettendo una graduale diminuzione degli individui adulti, non più sostituiti dai novelli. Pertanto si invitano i cittadini a voler segnalare a questa Amministrazione la presenza e la diffusione delle suddette colonie di colombi al fine di ottenere un censimento delle stesse quanto più attendibile. Tali comunicazioni potranno essere effettuate rivolgendosi direttamente agli Uffici Comunali utilizzando gli usuali contatti.