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Tubercolosi a Napoli, un altro medico contagiato all’ospedale San Paolo: è il terzo caso

Un altro medio contagiato all’ospedale San Paolo, a Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli: salgono così a tre i casi registrati nel nosocomio partenopeo, incluso quello che ha portato alla morte di una dottoressa. Gli altri due medici contagiati hanno sviluppato gli anticorpi al batterio della Tbc, ma non è detto che svilupperanno la malattia.
A cura di Valerio Papadia
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L'esterno dell'ospedale San Paolo di Napoli
L'esterno dell'ospedale San Paolo di Napoli

Terzo caso di tubercolosi a Napoli, ancora una volta all'ospedale San Paolo, nosocomio di Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale della città: un altro medico, come riporta Il Mattino, sarebbe stato contagiato. Salgono a tre, come detto, i casi di Tbc che si sono verificati al San Paolo, compreso quello della dottoressa deceduta a causa della malattia. In questo caso, però, come in quello precedente – anche un altro medico della struttura sanitaria sarebbe stato contagiato – l'uomo avrebbe sviluppato soltanto gli anticorpi che suggeriscono la presenza del batterio che provoca la tubercolosi nel suo organismo, ma non è detto che la malattia debba poi svilupparsi per forza.

Come precisano dall'ospedale, in un Pronto Soccorso è più facile venire a contatto con virus e batteri, per cui non bisogna abbandonarsi a facili allarmismi. Inoltre, la tubercolosi può essere silente e controllata dal sistema immunitario, avendo così una completa guarigione, come nella maggioranza dei casi. La dottoressa deceduta al San Paolo, infine, aveva contratto una tubercolosi addominale, forma più grave e mortale della malattia, ma che non dà luogo a contagio.

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