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Turista inglese stuprata in Costiera, condannati i 5 ex dipendenti dell’albergo

Sono stati tutti condannati i 5 ex dipendenti dell’hotel di Alimuri, a Meta di Sorrento (Napoli) accusati di uno stupro di gruppo ai danni di una turista inglese di 50 anni, che era in vacanza in Costiera con la figlia. I fatti risalgono all’ottobre 2016, la donna era stata portata in uno degli alloggi del personale.
A cura di Nico Falco
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Si è concluso con una condanna per tutti gli imputati il processo per lo stupro di gruppo consumatosi in un hotel di Alimuri, a Meta di Sorrento, ad ottobre 2016 ai danni di una turista inglese di 50 anni che era con la figlia in vacanza in Costiera. Alla sbarra ci erano finiti 5 ex dipendenti dell'Hotel; al momento dell'arresto quattro già non lavoravano più per la struttura, il quinto, che non aveva mansioni che prevedevano il contatto col pubblico, è stato subito licenziato.

Ieri, 12 dicembre, i giudici della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata (presidente Francesco Todisco) hanno condannato Gennaro Davide Gargiulo a 9 anni di reclusione, 8 anni sono stati inflitti ad Antonio Miniero e Fabio De Virgilio, 7 anni a Ciro D'Antonio e la pena più live, 4 anni, è arrivata per Raffaele Regio, al quale sono state riconosciute le attenuanti generiche per il minore coinvolgimento nella violenza sessuale di gruppo. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.

Alla lettura della sentenza i familiari hanno protestato vivamente, con urla e minacce; i giudici sono stati scortati dai finanzieri e hanno lasciato il tribunale dall'ingresso secondario, mentre in quello principale, dove si sono assiepati i parenti dei condannati, sono arrivati i carabinieri.

La violenza di gruppo non era avvenuta nella zona dell'hotel dove ci sono le stanze per i clienti e i servizi, ma in uno dei mini appartamenti, posti a qualche centinaio di metri, dove alloggia il personale. Secondo la ricostruzione i cinque, di età compresa tra i 24 e i 34 anni, nella notte tra il 6 e il 7 ottobre hanno violentato la donna che, dopo aver bevuto diversi drink, sarebbe stata stordita con la "droga dello stupro"; nelle successive analisi non erano emerse tracce della sostanza, ma non si esclude che fossero scomparse perché erano trascorse circa 38 ore.

Un primo rapporto sessuale c'era stato nell'area del bar, successivamente la donna era stata portata negli alloggi del personale, dove si era consumata la violenza con un numero imprecisato di persone; era tornata in stanza solo in mattinata, dove si trovava la figlia, che la sera precedente si era sentita male per il troppo alcol e aveva deciso di tornare in camera.

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