“Tutti in ritiro” per Cyrus, nuova voce del rap napoletano: “Canto la mia passione per il Napoli”
Si chiama Cyrus il nuovo rapper che unisce ancora una volta due delle realtà musicali napoletane più attive da qualche anno a questa parte, ovvero Arealive (James Senese, Enzo Gragnaniello, Maldestro) e Full Heads (Foja, La Maschera), che dopo la collaborazione, tra gli altri, di Tommaso Primo, questa volta punta su un ragazzo classe 2000 di Salerno per rinnovare il roster e puntare a consolidare la tradizione napoletana del genere. Ciro Arena, vero nome del rapper, ha cominciato da pochissimo a muovere i primi passi nel mondo della musica (nel 2017), collaborando con un altrettanto giovane produttore di Pagani, AMC.
Il video di Tutti in ritiro
Il primo vero risultato è "Tutti in ritiro", il singolo con cui viene lanciata questa nuova fase del suo progetto musicale, un pezzo estivo che è stato anche colonna sonora della omonima trasmissione calcistica di Canale 21, quindi già nota al pubblico sportivo campano, da cui è stato anche realizzato un video, girato dal regista Michel Liguori che gioca un po' con gli stilemi del genere e del tormentone, con la tipica ambientazione balneare (a primo acchito viene in mente anche un rimando ai Thegiornalisti di "Riccione"), alternata a quella un po' più urban della metropolitana, e che vede come protagonista al femminile l’influencer Antonella Caruso che per l'occasione veste i panni di una bagnina.
Come nasce la canzone
“Questo brano – spiega l’artista – nasce dalla mia passione per il Napoli, passione che mi accompagna sin da quando ero bambino. Essendo un rapper, so che associare questo genere a progetti simili possa risultare molto difficile, ma per fortuna ho sempre avuto una naturale inclinazione a sperimentare: sono le contaminazioni tra generi a mantenere in vita la musica, no? Tutti in ritiro rappresenta anche la mia passione per una città che mi ha dato tanto, artisticamente e non: da qui, il piacere di omaggiarla. Da un punto di vista strettamente musicale, ho cercato di costruire un'atmosfera godibile per l'ascoltatore fondendo il canto al rapping, e preferendo alla staticità il continuo movimento, esattamente come i giocatori in campo”.