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Covid 19

Tutti negativi i tamponi eseguiti a chi è rientrato in Campania da altre regioni

Sono risultati tutti negativi a coronavirus i tamponi effettuati alle persone rientrate in Campania e provenienti da altre regioni nella prima giornata della Fase 2 dopo il lockdown di due mesi in Campania. I 14 tamponi erano stati effettuati dopo che i test rapidi avevano evidenziato la presenza degli anticorpi IgM e IgG. Nessuno di essi, dunque, è affetto da coronavirus.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Sono tutti negativi i tamponi effettuati nei controlli di ieri, lunedì 4 maggio, primo giorno della Fase 2 dopo il lockdown dell'Italia. Si trattava di persone che, rientrate in Campania da altre regioni, sono state sottoposte a controlli da parte dei sanitari dell'Asl. Nessuna è risultata positiva al coronavirus: dopo le prime analisi di tre dei tamponi effettuati, la cui negatività era arrivata già nella tarda serata di ieri, quest'oggi è arrivata l'ufficialità anche per i restanti tamponi analizzati.

Nessuno è risultato positivo al coronavirus

Erano state 85 le persone controllate ieri dai medici della Asl di Caserta alla barriera autostradale di Napoli Nord, lungo l'autostrada A1 nel comune di Marcianise. Oltre alla verifica della temperatura, in alcuni casi risultata essere pari o superiore a 37.5, si è proceduto ai test rapidi, che permettono di accertare la presenza nel sangue degli anticorpi IgM e IgG: e per 14 di essi, l'esito è stato positivo. A quel punto, è scattato il tampone per riscontrare la presenza o meno del coronavirus: ma in questo caso, la buona notizia, e cioè che sono tutti negativi. Un sospiro di sollievo dunque per tutti e 14 rientrati in Campania. Già nella serata di ieri era arrivata la notizia dei primi tre tamponi: questa mattina, l'esito degli altri undici analizzati.

Gli anticorpi IgM e IgG: cosa sono

Le immunoglobuline IgM e IgG sono anticorpi ben noti: le prime vengono prodotte come "risposta" dell'organismo ad una nuova infezione, fornendo una sorta di "prima protezione", quella immediata e a breve termine. Le seconde rappresentano il 70-80% di tutte le immunoglobuline del sangue e vengono prodotti durante la prima infezione, aumentano dopo qualche settimana e poi tendono a diminuire e stabilizzarsi. I test sierologici, ovvero i test rapidi, servono proprio ad evidenziare questa risposta del sistema immunitario: in caso di positività, si passa poi al tampone vero e proprio, che invece evidenzia se vi è presenza del coronavirus all'interno dell'organismo.

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