Uccide la moglie e si impicca, il fratello di Imma: “Mio padre non voleva che lo sposasse, è un assassino”
"Si, ha ucciso mia sorella. Mio padre non voleva che lei lo sposasse, è un assassino! Non lavorava, maltrattava la mia famiglia, maltrattava mia sorella", dice ai microfoni di Fanpage.it il fratello di Immacolata Stabile, 48 anni, strangolata dal marito, che poi si è tolto la vita impiccandosi. "Ha ucciso mia sorella dove sta quella macchina, poi si è ammazzato. Quella è la macchina di mia sorella", indica l'uomo con un dito. L'omicidio-suicidio è avvenuto nella notte a San Marcellino, provincia di Caserta. I familiari erano all'oscuro di tutto, ma il rapporto tra marito e moglie, probabilmente, era scandito da ripetute violenze. A testimoniarlo sarebbe una denuncia per maltrattamenti presentata dalla donna e poi subito ritirata. "Se la incontravo per strada mi salutava normalmente, poi stamattina sono venuto a sapere…. Io non sapevo che lui la picchiava, mia sorella non mi ha mai detto nulla", racconta ancora il fratello.
Il marito di Immacolata si chiamava Antonio Topa, 51 anni. "Non si ammazza una moglie! Non si ammazza! Io sono sposato da 20 anni e non ho mai messo una mano addosso a mia moglie, mai. Mio padre è ricoverato e ha 84 anni, poi mi è morto un fratello e ora è morta mia sorella. Ma che ti aveva fatto a te mia sorella?". Sul femminicidio che ha poi portato anche al suicidio dell'assassino stanno indagando i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa e la Procura di Napoli Nord. La donna era originaria di Aversa, sempre nel Casertano, mentre l'uomo era napoletano.