Uccisa dall’ex, la rabbia del padre di Enza: “Dopo la denuncia è stata lasciata sola”
Era stato già stato arrestato per stalking verso la sua ex compagna, Nunzio Annunziata, il 36enne che ieri ha ucciso a colpi di pistola la sua ex fidanzata Vincenza Avino, a Terzigno. Aveva già provato a ucciderla a scaraventandola giù dal balcone durante una lite. Quella di Enza, a sentire i familiari della giovane donna morta ieri all'ospedale di Sarno a seguito della ferite, era una morte annunciata. I due si erano lasciati dopo una relazione difficile. Dopo la rottura, Annunziata aveva cominciato a molestare la ragazza, finché lei non lo ha denunciato per stalking e fatto arrestare, ma il giovane è tornato molto presto, scarcerato dal Tribunale del Riesame.
La sorella della vittima: "Enza ripeteva sempre ‘mi uccide'"
"Dopo la denuncia è stata lasciata sola come un cane – denuncia il padre di Vincenza, Stefano d'Avino – E lui ha fatto solo dieci giorni di arresti domiciliari". Nessuno dei familiari ignorava il dramma vissuto dalla ragazza. "Se lo stalking è reato, perche' quell'uomo era libero? Enza aveva paura di lui, ripeteva di continuo: mi uccide". Il 36enne è stato arrestato ieri dopo aver tentato la fuga. I carabinieri del gruppo di Torre Annunziata lo hanno rintracciato alle prime luci dell'alba di questa mattina a Poggiomarino davanti a una scuola. Accortisi di essere stato identificato l'uomo a provato a nascondersi sotto un'auto, ma è stato bloccato dai carabinieri. Poche ore prima aveva minacciato il fratello minore di Enza chiamandolo al cellulare. "Il prossimo sei tu", aveva detto. Ora Nunzio Annunciata, si trova in cella accusato di omicidio. Dopo l'interrogatorio nella stazione dei carabinieri di Terzigno, il gip ha convalidato il fermo.Il 36enne, assistito dai legali, Giovanni Tortora e Gaetano Rapacciuolo, ha ascoltato in silenzio le accuse. Annunziata era finito in galera per stalking lo scorso marzo ed era stato poi scarcerato con l'obbligo di non avvicinarsi alla sua ex compagna.