Uccise la madre, la fece a pezzi e cercò di cucinarli: dovrà scontare 10 anni in un ex Opg
Nel luglio del 2013 uccise bastonate la madre 70enne, poi la fece a pezzi con una sega e cercò di cucinarne parti del corpo sulla griglia e in pentola. Per quell'orrendo delitto, avvenuto nel Salernitano, il 50enne Lino Renzi è stato condannato a dieci anni di reclusione, da scontare in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari.
Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso ieri la misura di sicurezza detentiva, notificata a Renzi dai carabinieri di Caserta. L'uomo si trovava in realtà già nella struttura che l'ospiterà per i prossimi anni: si tratta della Rems di Vairano Scalo, in provincia di Caserta, dove l'uomo, in precedenza recluso nell'Opg di Aversa ora chiuso, è stato trasferito. Una perizia del tribunale aveva sottolineato l'estrema pericolosità di Renzi, la cui detenzione all'interno della Rems potrebbe quindi anche prolungarsi oltre i termini della condanna per omicidio e distruzione di cadavere.
L'omicidio della madre di Renzi, la 70enne Maria Pia Guariglia, avvenne nell'appartamento dove i due abitavano a Torrione, in provincia di Salerno. Il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite: Renzi, schizofrenico, aveva chiesto alla madre di far intervenire un esorcista per liberarlo da una "fattura" di cui credeva di essere vittima. Sarebbe stato questo incantesimo a indurre a compiere il delitto. Il 50enne fu trovato dai carabinieri nudo sul letto di casa: sul pavimento e in cucina erano sparsi i resti della madre.