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Uccise ladro entrato nel suo giardino: meccanico di Villa Literno indagato per omicidio colposo

Carlo Diana, il meccanico di Villa Literno che nel febbraio del 2016 sparò e uccise un ladro, rischia ora un processo per omicidio intenzionale. In un primo momento era stato accusato di eccesso di legittima difesa. Ma nuovi elementi, emersi nel corso dell’indagine, hanno aggravato per gli inquirenti la posizione dell’uomo.
A cura di Valerio Renzi
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La scientifica a lavoro nel giardino di Carlo Diana a Villa Literno
La scientifica a lavoro nel giardino di Carlo Diana a Villa Literno

Era la notte tra il 20 e il 21 marzo 2016, quando Carlo Diana uccise un 37enne introdottosi nel giardino della sua abitazione, con l'intento di rubare. Ora il meccanico di Villa Literno (Caserta), rischia un processo con l'accusa di omicidio volontario. L'avviso di conclusioni delle indagini gli è stato notificato ieri dalla Procura di Napoli Nord. In un primo momento l'accusa ipotizzata per l'uomo era quella di eccesso di legittima difesa, ma nel corso dell'inchiesta sarebbero emersi diversi elementi non combacianti con la versione resa dall'imputato. Elementi forniti dagli esami balistici, da una telecamera nei pressi dell'abitazione e dall'autopsia sul corpo del 37enne, lasciato da due complici davanti all'ospedale di Aversa già deceduto.

Accertamenti che proverebbero secondo gli inquirenti che non è vero che l'uomo avrebbe sparato dal balcone con l'intento di allontanare i ladri. Il proprietario dell'abitazione raccontò di essere stato svegliato dalla figlia mentre rientrava a casa, che non una telefonata lo avvertiva della presenza di malintenzionati all'interno del giardino. In quel momento con l'uomo vi erano anche la moglie e il figlio più piccolo.

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