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Ucciso a 18 anni per una presunta relazione con la moglie del boss: ergastolo ai killer

Vincenzo Amendola, 18 anni, fu ucciso nel febbraio del 2016: i suoi due killer sono stati condannati all’ergastolo. Si tratta di Gaetano Formicola, figlio del boss di San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli Est, Antonio Formicola e del cugino Giovanni Tabasco. Il 18enne sarebbe stato ucciso perché nel rione si era sparsa la voce con la madre del suo assassino, nonché moglie del boss.
A cura di Valerio Papadia
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Carcere a vita: è questa la sentenza del gip del Tribunale di Napoli che ha condannato all'ergastolo Gaetano Formicola, figlio di Antonio Formicola, ritenuto il boss di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale del capoluogo campano, e suo cugino Giovanni Tabasco. I due sono stati condannati per l'omicidio di Vincenzo Amendola, ucciso proprio nel quartiere partenopeo nel febbraio del 2016. Nel rione, infatti, si era diffusa la voce che il ragazzo avesse una relazione con la madre del suo assassino, nonché moglie del boss. Un altro complice di Amendola, Raffaele Morra, è stato invece condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione per occultamento di cadavere.

L'omicidio di Vincenzo Amendola

La morte del 18enne fu decisa da Gaetano Formicola, che non poteva accettare le voci di una presunta relazione tra il ragazzo e sua madre che cominciavano a girare a San Giovanni. Il 5 febbraio del 2016, dunque, Vincenzo Amendola venne attirato in una trappola. Condotto in un luogo appartato, il 18enne venne fatto inginocchiare e giustiziato con due colpi di pistola alla testa. Il suo cadavere sparì per qualche settimana, salvo poi essere ritrovato il 19 febbraio, sepolto sotto qualche metro di terra.

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