Ucciso a colpi di pistola a Giugliano: dietro l’agguato forse uno scambio di persona
Si chiamava Luigi Mattera l'uomo ucciso ieri sera nella sua auto a colpi di pistola a Giugliano, in provincia di Napoli. La vittima, 43 anni, era originaria di Pozzuoli e si trovava in un'auto che, secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Mattino", era intestata alla figlia di un boss della camorra, Gennaro Longobardi. Per questo motivo tra gli inquirenti prende piede l'ipotesi che ci sia la malavita organizzata dietro l'agguato mortale.
Sul caso proseguono a ritmo serrato le indagini, condotte dai carabinieri di Giugliano agli ordini del capitano Antonio De Lise. I militari stanno ricostruendo le frequentazioni di Mattera, che non aveva precedenti penali ma era stato visto in alcune circostanze assieme a personaggi legati alla camorra. Il passato dell'uomo, comunque, sarà passato al setaccio dagli inquirenti. Di certo c'è che la vittima lascia una moglie e due figlie piccole alle quali era particolarmente legato, come si evince da alcune foto postate sul suo profilo Facebook. Mattera era un ex fioraio, poi diventato imprenditore ittico a Pozzuoli.
Ieri sera, mentre viaggiava su una Lancia Y in contrada La Contessa, località Varcaturo, sarebbe stato affiancato da uno o più killer su un motorino. Tre i proiettili che lo hanno colpito, di cui uno alla testa. Il 43enne ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un'altra auto il cui conducente, illeso, è stato interrogato e potrà diventare testimone chiave sull'omicidio.
Come già detto, l'auto era intestata alla figlia di Gennaro Lomgobardi: si tratta di uno storico boss della camorra Flegrea che da poco è tornato in libertà ed è sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Una delle ipotesi degli inquirenti è che i killer volessero colpire proprio lui: alla base della morte di Mattera potrebbe quindi esserci stato un tragico scambio di persona.