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Ucciso in un agguato ad Orta di Atella, la vittima conosceva l’assassino: attirato in una trappola

Emergono i primi particolari dalle indagini sulla morte di Ferdinando Fenicia, 37 anni, ucciso in un agguato ad Orta di Atella, nella provincia di Caserta, al confine con quella di Napoli: la vittima con ogni probabilità aveva appuntamento con il suo assassino, che dunque conosceva; sarebbe così stato attirato in una trappola.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Conosceva il suo assassino e con ogni probabilità è stato attirato in una trappola: emergono le prime ipotesi dalle indagini sulla morte di Ferdinando Fenicia, il 37enne ucciso ieri in un agguato ad Orta di Atella, nella provincia di Caserta, al confine con quella di Napoli. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Marcianise: da quello che trapela, la vittima aveva probabilmente appuntamento con il suo assassino e forse sarebbe addirittura arrivato con lui nel luogo in cui ha poi trovato la morte. L'omicidio potrebbe essere stato commesso nella notte tra domenica e lunedì, ma il ritrovamento del corpo, accanto ad un'auto data alle fiamme, è avvenuto soltanto nel primo pomeriggio di ieri. Sul posto sono stati ritrovati anche bossoli calibro 9×21: gli inquirenti sono quasi sicuri si tratti di un omicidio di stampo camorristico, viste le modalità; la vittima, inoltre, era già nota alle forze dell'ordine.

Quello di ieri ad Orta di Atella è stato il terzo omicidio nell'hinterland partenopeo in meno di tre giorni: sabato pomeriggio, a Mugnano, è toccato ad un anziano, freddato a colpi di pistola all'interno del mercato ittico; domenica mattina, invece, ad essere ucciso è stato il boss Vincenzo Mariniello, caduto in un agguato ad Acerra.

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