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Ucciso mentre era in discoteca, dopo 4 mesi nessuna verità sulla tragedia al Ciclope

A 4 mesi dalla tragedia del Ciclope in cui perse la vita il 27enne Crescenzo della Ragione, la magistratura non ha ancora fatto luce su cosa accadde la notte tra il 10 e l’11 agosto a Marina di Camerota. Indagati per omicidio colposo il l sindaco di Camerota, l’amministratore ella società che gestisce la discoteca e due tecnici.
A cura di Angela Marino
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Era la notte tra il 10 e l’11 agosto 2015 quando un masso si è staccato dalla grotta in cui si trovano i locali della discoteca “Il Ciclope", a Marina di Camerota (Salerno). Per Crescenzo Della Regione, 27enni di Varcaturo (Napoli), non c'è stato nulla da fare. Oggi a 4 mesi dalla tragedia non ci sono ancora risposte sulla tragica del morte del giovane. Incidente?  Secondo il racconto del cugino di Crescenzo, presente quella notte nella discoteca, il ragazzo si sarebbe accasciato sulle gambe e poi sarebbe caduto all'indietro.

Sulla scena, non son stati trovate pietre sporche di sangue. “Chi ha visto parli” dice il padre di Crescenzo al Mattino, appellandosi a quanti quella sera erano presenti nel locale e hanno assistito alla tragedia. Per ora, la magistratura coinvolti nell'inchiesta sono in quattro: il sindaco di Camerota, l’amministratore ella società che gestisce la struttura e due tecnici. L’accusa è di omicidio colposo.

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