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Ucraino ucciso per sventare una rapina, sottoposti a fermo due giovani

Due giovani sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli: sono indiziati di essere i rapinatori che durante un colpo in un supermercato, sabato scorso, uccisero l’ucraino Anatolij Korol, colpevole di aver tentato di sventare la rapina. Secondo il loro legale, i due starebbero collaborando con gli inquirenti. Il governatore De Luca: “Anatolij è un eroe civile”.
A cura di Francesco Loiacono
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Update 12.52: Il legale dei due giovani sottoposti a fermo di polizia per l'omicidio del 38enne Anatolij Korol, Michele Sanseverino, ha riferito che i suoi assistiti "stanno collaborando con le forze dell'ordine". L'interrogatorio dei due è in corso da circa due ore. Fissata alle ore 16.30, nella caserma di Castello di Cisterna, una conferenza stampa nella quale gli inquirenti faranno il punto sullo sviluppo delle indagini.

Update 12.29: I due giovani portati in caserma a Castello di Cisterna (Napoli) sono stati sottoposti a fermo, poiché fortemente indiziati per la morte dell'ucraino Anatolij Korol. Lo ha reso noto il legale della famiglia dell'ucraino, deceduto lo scorso sabato nel tentativo di sventare una rapina nel supermercato.

Svolta nell'omicidio di Anatolij Korol, il 38enne ucraino ucciso sabato scorso nel tentativo di sventare una rapina in un supermercato di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli. I carabinieri avrebbero fermato due persone, al momento trattenute presso i loro uffici, che potrebbero essere i rapinatori autori dell'omicidio. L'ucraino una settimana fa si trovava all'interno del supermercato Piccolo, in via Selva, quando erano entrati i rapinatori. Il suo tentativo di far fallire il raid gli era stato fatale: i malviventi lo avevano ucciso con due colpi di pistola e finito a colpi di penna, davanti agli occhi della figlioletta.

Ucraino ucciso, fermate due persone: applausi ai carabinieri

I due fermati sarebbero stati intercettati nella notte in Calabria, a Scalea, e portati in caserma per l'interrogatorio. Durante questo percorso i carabinieri, con i due presunti responsabili dell'omicidio, sono passati proprio da via Selva, davanti al supermercato teatro della rapina poi trasformatasi in tragedia, venendo accolti da applausi da parte dei dipendenti del supermercato. Le due persone fermate avrebbero legami con un clan della cittadina, e uno dei due sarebbe imparentato con un boss.

Ucraino ucciso per sventare una rapina, trovate armi

La notizia del fermo dei due presunti autori della rapina e dell'omicidio arriva subito dopo quella del ritrovamento, sempre da parte dei carabinieri di Castello di Cisterna, di alcune armi presumibilmente utilizzate durante il colpo. Nella tromba di un ascensore condominiale, in un palazzo del rione Cisternina, i militari hanno individuato un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione. Le armi erano pronte all'uso, e saranno sottoposte ad accertamenti balistici.

De Luca: "Anatolij è un eroe civile"

Sulla vicenda del muratore ucraino ucciso è intervenuto, su Facebook, anche il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: "Mi associo, con la Regione Campania, al lutto cittadino proclamato a Castello di Cisterna in occasione della messa e della fiaccolata in ricordo di Anatolij Korol – ha detto De Luca, ricordando la messa in programma domenica 6 settembre alle 19 nella chiesa di San Nicola di Bari a Castello di Cisterna -. Sono al fianco della sua famiglia e vicino a tutta la comunità, colpita in modo efferato da un lutto tremendo".

De Luca poi prosegue: "Anatolij Korol è un eroe civile, che con coraggio ha deciso di reagire alla violenza brutale. Gli assassini hanno spento la sua giovane vita, ma il suo martirio resterà nei nostri cuori come testimonianza dei più alti valori d'umana civiltà". Sulle indagini, che proprio in queste ore potrebbero aver preso una piega decisiva, il governatore ha scritto:  "Confido che consentano di fare giustizia e punire i colpevoli. Rinnovo inoltre il mio impegno, apprezzando le generose iniziative già attivate, a sostenere la famiglia di Anatolij affinché possa trovare solidarietà e conforto dopo esser stata privata in modo così brutale del carissimo congiunto".

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