Ultrà morto a Milano, tifoso dell’audio Whatsapp interrogato: non guidava lui l’auto
NAPOLI – Continuano sulla morte di Daniele Belardinelli, l'ultrà morto investito da un'automobile a Milano durante gli scontri tra le tifoserie di Inter e Napoli prima del match tra le due squadre. Mentre gli inquirenti stanno ancora vagliando la posizione del tifoso napoletano di 26 anni fermato quest'oggi dagli inquirenti e indicato come colui che guidava l'automobile che avrebbe investito Belardinelli, provocandone la morte, un altro tifoso partenopeo si è spontaneamente presentato in Questura per chiarire la sua posizione, precisando che non era lui a guidare la station wagon, ritrovata ieri a Napoli, che avrebbe investito l'ultrà 39enne. Si tratterebbe del tifoso che, in alcuni audio Whatsapp, raccontava gli scontri avvenuti prima della partita. Interrogato per 5 ore, il ragazzo è indagato per rissa aggravata.
Intanto, come detto, si continua ad indagare sul 26enne fermato oggi e indicato come colui che sarebbe stato alla guida dell'automobile che ha investito Belardinelli. A quanto si apprende da fonti legali, nei prossimi giorni gli inquirenti della Procura di Milano, titolare del fascicolo sulla morte del 39enne, arriveranno a Napoli per confrontarsi con gli inquirenti partenopei e ascoltare altri tifosi.