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Un’alga tossica nelle acque di Sorrento: vietata la pesca di ricci e frutti di mare

Un’ordinanza del sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo ha vietato la pesca per autoconsumo di ricci, cozze, vongole e altre frutti di mare perché nelle acque di Marina Grande potrebbe esserci un “possibile accumulo di una tossina algale che può rivelarsi estremamente pericolosa per la salute pubblica”.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, con un'ordinanza comunale, ha vietato la pesca di ricci, cozze, vongole e altri frutti di mare nella acque di Marina Grande e di tutta la penisola sorrentina. Il provvedimento è arrivato a seguito di analisi effettuate dall'Arpac (l'ente regionale di protezione dell'ambiente) che, dopo aver prelevato e analizzato un campione di ricci di mare ha rilevato – come rende noto l'amministrazione comunale – il "possibile accumulo di una tossina algale che può rivelarsi estremamente pericolosa per la salute pubblica".

Come precisa il sindaco nell'ordinanza, però, il divieto di pesca è esteso soltanto a quella per autoconsumo e non si riferisce ai canali di vendita tradizionali, nei quali vengono effettuati tutti i controlli necessari a stabilire la salubrità del prodotto. Il provvedimento è temporaneo e destinato a durare fino a quando analisi più approfondite non chiariranno la pericolosità delle specie che vivono nelle acque della penisola sorrentina che, se infettate dall'alga tossica, possono provocare seri danni a chiunque le ingerisca.

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