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Covid 19

San Giorgio a Cremano, ragazzo positivo al Coronavirus a dopo 2 giorni di contagi zero

Un giovane è risultato positivo al coronavirus a San Giorgio a Cremano, nel Vesuviano: si interrompe così la “quota zero” raggiunta appena due giorni fa in Campania. L’annuncio del sindaco Giorgio Zinno, che ha anche lanciato un appello ai suoi concittadini: “Siate prudenti o rischiamo di ripiombare nell’incubo CoViD-19”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Dopo due giorni di "quota zero" si tornano a registrare casi positivi in Campania. A San Giorgio a Cremano, nel territorio vesuviano, un giovane è infatti risultato positivo al coronavirus nella giornata di oggi, sabato 6 giugno. Lo ha annunciato il sindaco della cittadina vesuviana, Giorgio Zinno. Personale sanitario è ora al lavoro per ricostruire i contatti avuti dal giovane soprattutto negli ultimi giorni, e provare anche a capire come possa aver contratto il virus.

Si interrompe così dopo 48 ore il record della Campania, che aveva fatto registrare giovedì 4 e venerdì 5 giugno nessun nuovo caso positivo al coronavirus. "Cari concittadini, purtroppo oggi abbiamo la notizia di un nuovo positivo: si tratta di un ragazzo", ha detto spiegato il sindaco Giorgio Zinno, "La centrale epidemiologica comunale ha visto anche oggi lavorare i dipendenti dell’Asl e del Comune per tracciare tutti i contatti e tra essi ci sono molti giovani. Questo ci insegna, se ce ne fosse ancora bisogno", ha aggiunto il primo cittadino, "che il virus è ancora presente e i comportamenti responsabili sono l’unica arma per difenderci. Più volte ho chiesto, specialmente ai giovani di avere comportamenti responsabili perché possono essere il veicolo con il quale infettare genitori in difficoltà o nonni anziani. Chiedo ancora una volta alle famiglie di non lasciare i figli senza controllo se non sono certi che abbiano comportamenti responsabili. Probabilmente in questo caso abbiamo una situazione tranquilla che si risolverà velocemente", ha concluso Zinno, "ma non dobbiamo abbassare la guardia. Cosa succederebbe se si infettassero diversi ragazzi che, stupidamente, si assembrano per strada di sera o di notte, in punti nascosti della città per sfuggire alle forze dell’ordine? Davanti a questo, le istituzioni possono fare poco: servono, invece, educazione e responsabilità. Comportiamoci correttamente, altrimenti rischiamo di ripiombare nell’incubo del Covid-19".

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