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Un ponte tra Napoli e il Senegal: nasce il progetto “Dear School” per la cittadinanza globale

Un ponte tra Napoli ed il Senegal attraverso il progetto “Dear School”, al quale parteciperanno quasi mille studenti provenienti da ogni ordine e grado, con 80 docenti e 20 operatori del terzo settore. Il progetto è stato promosso dall’ong “Gruppo Laici Terzo Mondo”. Il progetto durerà 18 mesi e si svolgerà tra la capitale senegalese di Dakar ed il capoluogo di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un ponte tra Napoli ed il Senegal attraverso il progetto "Dear School, Scuola di Educazione alla Cittadinanza Globale e al Pensiero Critico". Il progetto è stato promosso dall'Organizzazione Non Governativo "Gruppo Laici Terzo Mondo" e co-finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo: durerà 18 mesi e si svolgerà tra la capitale senegalese di Dakar ed il capoluogo campano di Napoli, e sarà composto da vari moduli che spazieranno dai laboratori di cinema a quelli di giornalismo, passando per la formazione di personale docente. L'obiettivo è quello di promuovere un modello di cittadinanza "basato sulla valorizzazione della diversità contro ogni forma di discriminazione e la promozione di una società in cui solidarietà ed uguaglianza siano valori centrali sia a livello globale e a livello locale", spiegano dall'associazione in una nota stampa.

Alla cosiddetta fase laboratoriale, parteciperanno quasi mille studenti provenienti da ogni ordine e grado, con 80 docenti e 20 operatori del terzo settore. Nel dettaglio, saranno coinvolti 560 studenti delle scuole primarie e dell'infanzia per i laboratori di racconti illustrati, 260 di scuole secondarie per quelli di cinema, altri 80 sempre dalle scuole secondarie per i corsi di giornalismo etico e critico. Quindi, ci saranno 80 docenti impegnati dei corsi di formazione, mentre al laboratorio vero e proprio di Educazione alla Cittadinanza Globale parteciperanno 60 studenti universitari e 20 operatori del terzo settore. "L'educazione alla cittadinanza globale deve mirare", spiega Renata Molino del Gruppo Laici Terzo Mondo, "a promuovere una visione di società che vada oltre i confini nazionali, ampia e interdipendente e che motivi i cittadini a comprendere le dinamiche e le interconnessioni globali e ad agire per una maggiore inclusione ed equità sia nelle proprie comunità locali, sia a livello globale".

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