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Una discarica nel tunnel della metro: scoperta bomba ecologica tra Arzano e Secondigliano

La polizia municipale di Arzano ha scoperto una mega discarica in una galleria dismessa della metropolitana che si estende per 2 Km sotto al quartiere napoletano di Secondigliano. Ritrovati rifiuti di tutti i tipi, tra i quali amianto, eternit, scarti di vernici e solventi. Il tunnel è quello della strage del 1996, quando 11 persone furono uccise da una esplosione causata da una fuga di gas.
A cura di Antonio Musella
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Una mega discarica di rifiuti di ogni tipo è stata scoperta dalla polizia municipale del Comune di Arzano, guidata dal comandante Luigi Maiello, al confine tra Arzano e il quartiere napoletano di Secondigliano. I rifiuti si trovavano all'interno di un tunnel dismesso della metropolitana di Napoli nei pressi della rotonda di Arzano. Il tunnel è lungo circa 2 km e si estende in direzione di Napoli proprio sotto al Rione dei Fiori, noto come "terzo mondo", fortino del clan camorristico dei Di Lauro. All'interno del tunnel gli agenti hanno trovato scarti edilizi, suppellettili, scarti di vernici e solventi, lastre di eternit, manufatti in amianto e scarti di lavorazione industriale.

L'operazione è scattata nella mattinata di domenica 13 ottobre, quando gli uomini della municipale si sono recati in prossimità del tunnel in un'area di proprietà della Città Metropolitana di Napoli. La zona è recintata ma non ha varchi di accesso chiusi, per questo lo sversamento abusivo dei rifiuti era costante. "Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni – spiega a Fanpage.it Luigi Maiello, comandante della polizia municipale di Arzano – siamo convinti che questa discarica fosse gestita da qualcuno perché da quello che abbiamo visto lo sversamento di rifiuti appare sistematico".

La galleria in questione è la stessa che fu teatro del drammatico scoppio del gennaio del 1996 quando al suo interno vi fu una fuga di gas che causò un'esplosione che provocò il crollo di una palazzina di tre piani nel quartiere di Secondigliano. Morirono undici persone tra passanti e operai che stavano prestando servizio, in quella che fu definita "la strage del quadrivio di Secondigliano". "Se avessero dato alle fiamme questi rifiuti ci saremmo trovati davanti ad un disastro ecologico che avrebbe potuto causare il collasso della galleria con danni incalcolabili" spiega Maiello a Fanpage.it.

Gli agenti di polizia municipale hanno potuto esplorare solo una parte della galleria, come dimostrano le immagini in possesso di Fanpage.it. Per poter esplorare in tutta la lunghezza dei 2 Km il tunnel la polizia municipale di Arzano si avvarrà del supporto di speleologi, in modo da poter comprendere con esattezza la mole di rifiuti sversata abusivamente nel tunnel.

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