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Una raccolta fondi per riportare a casa la salma di Jamba, il gambiano dal cuore d’oro

Napoli piange la scomparsa di Jamba, il gambiano di 23 anni molto conosciuto in città. Scomparso all’età di 23 a causa di un brutto male, ora l’Associazione 3 febbraio vuole riportarne in patria la salma. Partita una raccolta fondi: in poche ore, raccolti già 2.500 euro dei circa 4.000 necessari.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lutto nella comunità gambiana di Napoli: è scomparso all'età di 23 anni "Jamba" Malang, molto conosciuto negli ambienti della Napoli che lotta contro le ingiustizie e contro il razzismo. Un brutto male lo ha stroncato giovanissimo, nonostante le cure che i medici del Cotugno hanno provato a dargli fino all'ultimo: lui, che era sopravvissuto ad un immenso viaggio della speranza che lo aveva portato, giovanissimo, a lasciare il Gambia e percorrere centinaia e centinaia di chilometri nel deserto del Sahara per arrivare in Libia e da lì imbarcarsi su un gommone per l'Italia, dove in qualche maniera era stato accolto e portato a Terzigno, dove gli stato riconosciuto infine lo status di rifugiato, prima di essere portato ad Ercolano.

Ora però che Jamba, come tutti lo chiamavano, non c'è più, l'altra battaglia è quella per farne rimpatriare la salma in Gambia, il suo paese d'origine, dove finalmente si spera possa trovare la pace. Per questo l'Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" sta raccogliendo fondi: in poche ore, dei circa quattromila euro necessari per il lungo viaggio, ne sono stati raccolti già duemila e cinquecento. Grandissima la risposta della comunità gambiana e dei napoletani che, soprattutto al Vasto, hanno deciso di donare qualcosa per Jamba, che finché è stato in vita, ha sempre dato una mano al prossimo, anche ai cosiddetti "più fortunati", prestando la propria bicicletta o dando una mano come poteva agli abitanti del quartiere, oltre che ai suoi connazionali. Tanto che quando si è diffusa la notizia della sua morte prematura, ad appena 23 anni, in molti hanno deciso di partecipare spontaneamente alla raccolta fondi.

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