Università di Salerno, favoritismi a figli e parenti dei professori: aperta un’inchiesta

L'Università degli Studi di Salerno, con sede nel grande campus di Fisciano, è finita nella bufera. Lo scorso aprile, la Procura di Nocera Inferiore ha aperto un'inchiesta sull'ateneo riguardante presunti scambi di favori, promozioni e assegnazioni di cattedre, dottorati e assegni di ricerca, esami facilitati a figli e parenti dei docenti che insegnano presso l'Università. Nel registro degli indagati, oggi come ad aprile, sono iscritti otto professori, tra i quali spicca il nome del rettore dell'ateneo Salernitano, Aurelio Tommasetti, figura intorno alla quale ruoterebbe l'intera inchiesta.
Come riportato da Repubblica, secondo il pm di Nocera Inferiore Amedeo Sessa potrebbe esserci una novità che riguarda il caso. La svolta nelle indagini potrebbe essere costituita da due lettere molto dettagliate, giunte tra agosto e settembre negli uffici della Procura, dell'Autorità Anticorruzione, alla Corte dei Conti, ai carabinieri, alla Guardia di Finanza, nonché al quotidiano locale "La Città" e al sito "Cronache della Campania", nelle quali sarebbero avvalorate le ipotesi di reato nei confronti degli indagati: falso e abuso d'ufficio. Nel frattempo, gli uffici del rettore hanno diramato una nota per difendersi dalle accuse: "Dipartimenti e commissioni non lavorano con lo stato di famiglia nel fascicolo".