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“Uno schifo vedere una donna arbitro” durante la telecronaca: sospeso il giornalista

L’episodio durante la telecronaca del match di Eccellenza tra Agropoli e Sant’Agnello: “Una cosa inguardabile, è uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri”. L’Ordine dei Giornalisti ha già annunciato la sua sospensione, ma il giornalista ha controreplicato: “Ritengo personalmente che far arbitrare le donne nel calcio sia sbagliato per molti motivi, quindi confermo il mio pensiero”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'Ordine dei Giornalisti della Campania ha sospeso Sergio Vessicchio, il telecronista di CanaleCinque che sabato durante il match tra Agropoli e Sant'Agnello di Eccellenza aveva duramente attaccato l'assistente di gara, Annalisa Moccia della sezione di Nola. "Una cosa inguardabile, è uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri", ha detto Vessicchio in diretta.

Le parole pronunciate dal telecronista di Agropoli hanno sollevato un polverone. "Prego la regia di inquadrare l’assistente donna", ha detto il telecronista mentre la ragazza stava controllando, come da prassi, le reti di una delle due porte prima della gara, "che è una cosa inguardabile. E' uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri, è una barzelletta della Federazione". Parole che non sono sfuggite a chi era sintonizzato per seguire il match (poi vinto per 2-0 dall'Agropoli) e che hanno fatto infuriare molte persone, soprattutto sui social network. E così l'Ordine dei Giornalisti della Campania ha subito comunicato la sua sospensione. "Il giornalista di Agropoli che ha deriso in diretta durante una partita di calcio una donna assistente dell'arbitro è stato sospeso dall'Ordine dei giornalisti della Campania. Grazie al Consiglio di Dipliscina", ha spiegato Ottavio Lucarelli, presidente dell'ordine regionale. Ma lo stesso Vessicchio non ci sta, e su Facebook ha replicato: "Ritengo personalmente che far arbitrare le donne nel calcio sia sbagliato per molti motivi, quindi confermo il mio pensiero. Perché tutti questi squallidi moralisti non fanno una battaglia per farle giocare assieme ai maschi? La vera discriminazione è questa".

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