Uomo sotto sfratto minaccia di darsi fuoco in Comune durante un matrimonio: sposi in fuga
Pomeriggio di tensione giovedì nel municipio di Marigliano, comune vicino Napoli. Un uomo di 48 anni, Nestore Esposito, si è introdotto verso le 15 all'interno del palazzo di città con una tanica di benzina e, dopo essersi cosparso di liquido infiammabile, ha minacciato di darsi fuoco, brandendo in mano un accendino: "Sono disoccupato e sono stato raggiunto da uno sfratto. L'ufficiale giudiziario metterà fuori i miei figli. No, non posso permetterlo. Aiutatemi: preferisco darmi fuoco", ha urlato l'uomo. La scena si è svolta mentre nella sede del Comune si stava celebrando un matrimonio con rito civile: sotto choc i due sposi e i loro parenti, che sono stati fatti evacuare insieme a tutti gli altri dipendenti comunali.
Provvidenziali le parole del commissario
Nestore Esposito, 4 figli a carico di cui 3 disabili, ha proseguito le sue minacce proprio di fronte alla stanza del commissario prefettizio Massimo De Stefano – il Comune di Marigliano è stato commissariato dal settembre 2013 in seguito alle dimissioni di più della metà del Consiglio comunale. "Chiedo una casa da dove non possono cacciare i miei figli. Non ho uno stipendio, mi arrangio con lavori saltuari e occasionali al nero. Come faccio", avrebbe detto Esposito. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Marigliano, al comando del maresciallo Raffaele Di Donato. I militari hanno cercato di dissuadere l'uomo dal mettere in pratica la sua minaccia. Ma sarebbero state le rassicurazioni del commissario prefettizio, unitamente all'offerta di un lavoro da parte di un imprenditore locale, a tranquillizzare Esposito e a farlo desistere dal suo intento.
Il 48enne Esposito, che prima di essere licenziato faceva l'autotrasportatore, abita in un appartamento il cui affitto è di 500 euro mensili, una somma troppo alta per un disoccupato. Ad aggravare la situazione le condizioni di salute della moglie, che lotta contro una grave depressione.