Vandali sugli autobus, già danneggiato uno dei mezzi nuovi di Anm
Hanno afferrato i martelletti frangivetro e hanno cominciato a colpire la botola di emergenza sulla parte del bus, mandandola in frantumi. Davanti a una trentina di passeggeri, anche loro investiti dalle schegge di vetro che improvvisamente sono schizzate verso il basso. E, non appena il conducente ha fermato il mezzo, sentito il rumore, i giovani criminali hanno approfittato per scappare. È successo sabato 3 agosto, intorno alle 21, nell'autobus della linea 196 dell'Anm, che collega il parcheggio Brin con il rione Incis di Ponticelli. Oggetto del raid, uno dei nuovi autobus di recente entrati a far parte della flotta dell'azienda di trasporti napoletana.
Il mezzo era su via Galileo Ferraris, nei pressi dell'ingresso dell'autostrada di piazza Garibaldi. Ed è l'ennesimo atto vandalico ai danni di un bus dell'Anm, anche questa volta ad opera di giovanissimi. Il conducente ha dovuto interrompere il viaggio, ha informato la centrale operativa e, dopo l'arrivo delle forze dell'ordine, ha riportato l'autobus nel deposito di via delle Puglie per le riparazioni.
"Bisogna investire di più in sicurezza – dice Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale USB e rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza di ANM – lo Stato deve fare la sua parte ma l’ANM deve immediatamente ripristinate le risorse economiche che sono state tagliate a seguito del concordato preventivo, e soprattutto implementarle. Le spese vanno fatte per garantire la giusta sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e nelle stazioni, con l’uscita dell’amministratore unico Alberto Ramaglia dalla partecipata abbiamo detto addio alla prevenzione in azienda. Il battaglione dei “fuori posizione” – personale inidonio alla guida utilizzato, impropriamente, dall’ANM negli uffici – potrebbe essere riqualificato, compatibilmente con il proprio stato di salute, in attività di controlleria a bordo delle vetture, traendone l’azienda un duplice beneficio: di contrasto all’evasione dei titoli di viaggio e da deterrente ai comportamenti incivili”.