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Vanno a vivere assieme, ma dopo pochi giorni lui la picchia e la sequestra: arrestato

I due si erano conosciuti ed avevano iniziato una relazione in poco tempo: ma dopo pochi giorni di convivenza, lui aveva iniziato ad aggredirla e picchiarla, addirittura rompendole il cellulare e sprangando la porta d’ingresso con una sbarra di ferro. Alla fine, lei è riuscita a scappare mentre lui dormiva e chiamare i carabinieri.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una convivenza appena iniziata e subito finita male quella di una donna originaria dell'Est Europa, che si era innamorata di un uomo, M.H., cittadino di origine marocchina classe 1978. L'uomo infatti in pochi giorni era diventato il suo "carceriere", costringendola a non uscire di casa, minacciandola e addirittura picchiandola, tanto che alle la donna ha dovuto chiamare il 112 e così, grazie all'intervento dei carabinieri, riuscire a tornare "libera".

I due si erano conosciuti pochi giorni prima ed avevano subito iniziato una relazione. E così sono andati a convivere in un'abitazione in disuso, di proprietà della Curia Vescovile, occupata da tempo dall'uomo. Ma in pochi giorni di convivenza, l'uomo ha iniziato subito a dare segni negativi: prima ha iniziato ad essere violento, poi ha distrutto il cellulare della donna e sprangato addirittura la porta d'ingresso con una sbarra di ferro per evitare che scappasse, per poi aggredirla in diverse occasione. In ospedale infatti alla donna sono state riscontrate contusioni dovute a calci e pugni subiti. Alla fine la donna è riuscita a liberarsi mentre l'uomo dormiva, correndo subito dai carabinieri e denunciando il tutto. L'uomo deve ora rispondere delle accuse di sequestro di persona aggravato, lesioni personali e minacce aggravate.

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