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Venerdì 28 il Duomo apre ai poveri di Napoli: pranzo per i senza fissa dimora

Venerdì 28 dicembre prossimo, alle ore 12.30 si aprono le porte della Cattedrale agli indigenti e ai senza fissa dimora per un pranzo: saranno circa 800 gli invitati, di diverse nazionalità e religioni; si tratta di persone singole ma anche di piccoli nuclei familiari che non hanno lavoro né reddito.
A cura di Redazione Napoli
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La facciata del Duomo di Napoli
La facciata del Duomo di Napoli

Venerdì 28 dicembre prossimo, alle ore 12.30, per il terzo anno consecutivo il Cardinale Crescenzio Sepe, a nome della Chiesa di Napoli, apre le porte della Cattedrale agli indigenti e ai senza fissa dimora, ai quali, come già dal 2006 con il suo arrivo a Napoli, servirà il pasto, per festeggiare insieme la ricorrenza del Natale.

Si tratta di un evento particolare, che solennizza l’ospitalità assicurata quotidianamente dalle varie mense della Caritas diocesana, diretta da don Enzo Cozzolino. Sono circa 800 gli invitati, di diverse nazionalità e religioni; si tratta di persone singole ma anche di piccoli nuclei familiari che non hanno lavoro né reddito. A differenza degli ultimi due anni, agli ospiti non saranno offerte le diverse specialità di pizze, ma verrà servito un pranzo completo, preparato, organizzato e coordinato dal “pizzaiolo del Papa”, il cav. Vincenzo Staiano, titolare della pizzeria Zì Aniello di Gragnano/Lettere, che ha trovato la condivisione di alcuni ristoratori e titolari di catering, tra i quali EP di Pasquale Esposito.

Per l’occasione, vengono coinvolti gli studenti dell’Istituto Superiore Alberghiero “Graziani” di Torre Annunziata, i quali saranno impegnati in cucina ma assicureranno anche il servizio ai tavoli. Oltre agli studenti, comunque, verranno impegnati circa cento volontari, coordinati dal Vice Direttore della Caritas, Giancamillo Trani, che provvederanno all’allestimento della “sala pranzo”, all’assistenza logistica e, alla fine del pranzo, alla rimozione dei tavoli e alle pulizie, per restituire la Cattedrale, in maniera degna, alle attività di culto, alla luce delle indicazioni e della supervisione del Parroco, monsignor Enzo Papa.

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