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Ventiquattrenne africano muore in ospedale, l’Ex-Opg prepara un esposto

Gli attivisti preparano un esposto da presentare alle forze dell’ordine, mentre sulla vicenda interviene De Magistris: “Appureremo subito se ci siano responsabilità penali”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale "Loreto Mare"
L'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale "Loreto Mare"

Si tinge di giallo la morte di Ibrahim, un ragazzo africano 24enne morto poco dopo essere stato portato all'Ospedale Loreto Mare di Napoli. Secondo quanto denunciato dagli attivisti dell'ex-OPG "Je so' Pazzo", si tratterebbe infatti di un vero e proprio omicidio colposo, dovuto a presunti episodi di "razzismo". Stando a quanto riportato dagli attivisti, infatti, Ibrahim si sarebbe sentito male sabato scorso e, portato al Loreto Mare, sarebbe stato dimesso poco dopo. Le condizioni sarebbero però peggiorate. Domenica i suoi amici avrebbero provato poi a chiamare un'ambulanza senza riuscirci, quindi sarebbero stati rifiutati da un taxi ed allontanati dalle forze dell'ordine. Alla fine, portato in spalla alla Guardia Medica in piazza Nazionale, finalmente il medico turno avrebbe allertato un'ambulanza, ma troppo tardi. A quel punto, arrivato al Loreto Mare, il ragazzo sarebbe poi spirato attorno alle 21.30 di lunedì sera.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi Di Magistris: "È dovere, in un paese civile e in uno stato di diritto, appurare fin da subito se ci siano delle responsabilità penali nella vicenda che ha portato alla tragica morte di Ibrahim, un ragazzo di appena 24 anni", ha spiegato il primo cittadino napoletano in una nota, "È dovere prestare le cure necessarie, l'assistenza e la collaborazione a chiunque e non invece negarle ad una persona solo perché migrante e con la pelle nera. Ai familiari ed agli amici di Ibrahim e a chi lo ha assistito va la mia solidarietà e vicinanza".

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