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Ventiquattrenne morto in un rave party, restano in cella i due fermati

I due giovani fermati per l’omicidio di Antonio Franzese, 24enne ucciso durante un rave party nel Casertano lo scorso 2 giugno, restano in carcere, ma solo per i reati di rissa aggravata e lesioni. Proseguono le indagini per la morte del giovane di Frattamaggiore.
A cura di An. Mar.
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Restano in carcere i due i due 23enni di Napoli, fermati su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (sostituto Giorgia De Ponte) per nelle indagini per l'omicidio del 24enne di Frattamaggiore Antonio Franzese. Ai due giovani, però sono stati contestati solo i reati di rissa aggravata e lesioni, e non per quello più grave di omicidio volontario in relazione alla morte del 24enne avvenuta mercoledì scorso a Castel Morrone nel Casertano, mentre era in corso un rave party. Lo ha disposto il Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che non ha ritenuto sussistenti gli indizi di colpevolezza per l'omicidio a carico dei due giovani.

Il 23enne, come hanno dimostrato gli accertamenti medico-legali, è morto per una coltellata al torace inferta la mattina di martedì 2 giugno durante il techno party organizzato nel Casertano. Restano ancora a un punto morto le indagini che possono contare solo sulle prove sin qui acquisite. Tanti ragazzi che hanno partecipato alla festa nell'area aperta non hanno però collaborato o comunque non si sono fatti avanti rendendo così difficile il lavoro di ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti.

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