Vestiti da suore per il diritto alla casa: sit in davanti a un’ex scuola del Vomero
Manifestanti vestiti da suore protestano davanti all'ex scuola Belvedere, nel quartiere collinare di Napoli sgomberata il mese scorso da una cinquantina di senzacasa che avevano occupato la struttura dopo chiusura dell'attività didattica I manifestanti denunciano "un tentativo di speculazione edilizia fatta a danno di chi ha bisogno della casa e soprattutto in contrasto" dicono, "con la volontà della nobildonna napoletana proprietaria dell'immobile, poi ceduto alle suore, che vincolò la donazione alla destinazione d'uso sociale". L'edificio, di proprietà di un ordine religioso, era stato per anni sede di una scuola. Lo stabile ora proprietà di una congregazione religiosa è provento di una donazione vincolata all’uso sociale, condizione questa che avrebbe impedito i tentativi sin qui compiuti dai religiosi di farne un albergo. L'ordine ha quindi deciso di vendere il plesso. A nulla sono valsi finora i tentavi di mediazione e di dialogo delle associazioni e della stessa Amministrazione con i religiosi. Da un mese, dopo lo sgombero e dopo aver manifestato davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, le oltre 40 famiglie vivono in una struttura messa a disposizione dal Comune non adeguata, sostengono, alle esigenze abitative delle famiglie molte delle quali con bambini. I manifestanti, facendo riferimento alla visita di sabato scorso a Napoli del Papa, hanno esposto manifesti contro la Curia. Gli stessi calati dai balconi del laboratorio Ska nei pressi di piazza del Gesù al passaggio del Santo Padre. "Cerchiamo una soluzione degna per le famiglie sgomberate – spiegano – ma soprattutto denunciamo la totale mancanza di sensibilità della Curia e delle suore in contrasto netto anche con il messaggio del Papa che ha messo gli ‘ultimi' come missione principale della nuova Chiesa".