
Ci sono in ballo le vite di almeno due milioni di persone. Questo l'allarme lanciato da Flavio Dobran, vulcanologo italo americano, su una probabile eruzione del Vesuvio, o peggio, dei Campi Flegrei, considerato tra i vulcani più pericolosi al mondo. Intervistato da Fanpage.it, il vulcanologo – tra i massimi esperti sia del vulcano partenopeo che di quello flegreo – spiega l'inaffidabilità dei piani di sicurezza stabiliti in caso di eruzione. Secondo Dobran, bisogna abbandonare il concetto di deportazione di massa della popolazione in caso di eruzione. "Esistono i piani di evacuazione per il Vesuvio e i Campi Flegrei ma sono inaffidabili e lo dico da 20 anni – spiega Dobran a Fanpage.it -. La scienza ci permette di prevedere le grandi eruzioni con qualche giorno di anticipo, ora pensiamo a cosa si dovrebbe fare per evacuare milioni di persone in due o tre giorni, 3.000 persone su ogni treno ogni 30 minuti, senza tenere conto dei terremoti che romperebbero i binari e bloccherebbero tutto".
Invece dell'esodo di massa, Dobran insiste sull'individuazione di tre zone per ogni vulcano, secondo lui fondamentali, per evacuare in sicurezza l'area interessata dall'eruzione: la zona di esclusione, quella di resilienza e la zona di sostenibilità. In quella di esclusione bisogna abbattere tutto: "È troppo vicina al cratere, non si può abitare qui" dice Dobran, secondo cui, visti i piani di sicurezza attuali, sarebbero a rischio, in caso di eruzione, due milioni di persone.
