Vesuvio, l’esperto: “Senza un piano di sicurezza un’eruzione potrebbe fare migliaia di morti”
Che il Vesuvio sia un vulcano attivo e che migliaia di napoletani vivano letteralmente su una padella che potrebbe esplodere da un momento all'altro, è cosa nota. Ma Flavio Dobran, ingegnere termo-fluidodinamico, tra i maggiori esperti al mondo del vulcano partenopeo – così come di quello dei Campo Flegrei – prospetta uno scenario apocalittico nel caso il Vesuvio dovesse eruttare. Secondo il ricercatore, intervenuto nel corso del convegno "Resilienza e sostenibilità nelle città in ambienti pericolosi", una possibile eruzione del Vesuvio potrebbe causare migliaia di morti. Colpa di piani di evacuazione per niente adeguati e di una città, a detta sua, "poco resiliente", ovvero non molto adeguata ad essere interessata da una eruzione di tale portata, come potrebbe esserlo quella del vulcano partenopeo, o peggio, di quello flegreo, considerato tra i più pericolosi d'Europa.
Secondo Dobrano, presidente della Gves e docente presso la prestigiosa New York University, gli attuali piani di evacuazione male si sposerebbero con una città resiliente. Secondo l'esperto, è necessario ricostruire la città in modo da renderla tale, così come è doveroso educare la cittadinanza, sin dalla scuola dell'obbligo, sia negli istituti napoletani che in quelli flegrei. Dal convegno è emerso anche che le eruzioni del Vesuvio su media scala avvengono ogni 4-5 secoli: l'ultima di questo tipo, che provocò migliaia di morti e distrusse l'area intorno al vulcano, si è verificata nel 1631.
Nel corso del convegno, Dobran ha presentato il suo Simulatore Vulcanico Globale: si tratta di un simulatore in grado non solo di indicare gli interventi necessari a preparare la città e a renderla resiliente, ma anche di ripercorrere le eruzioni passate – del Vesuvio così come dei Campi Flegrei – e quindi di prevedere quelle future.
