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Opinioni

Vi racconto le belle vigilesse alle prese con traffico, complimenti e insulti sessisti

Le giovani agenti della Polizia Municipale di Napoli non devono solo sopportare il quotidiano caos napoletano, ma sono anche costrette a districarsi tra apprezzamenti volgari, complimenti volgari e viscidi e comportamenti che mai con un agente uomo un cittadino si permetterebbe di avere.
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Agenti di Polizia Municipale (foto d'archivio)
Agenti di Polizia Municipale (foto d'archivio)

Chi come me percorre via Toledo su, fino piazza Dante ogni giorno, anche due volte al dì le avrà notate sicuramente, le belle agenti della Polizia Municipale di Napoli. Sì, belle, perché non è né un delitto né una sconcezza dirlo, così come dire che ci sono bei ragazzi in divisa. La bionda, capelli legati come da regolamento, che fino a qualche tempo fa sorvegliava la zona di via Toledo dalla Galleria Umberto a piazza Trieste e Trento, si trovava alle prese con situazioni assurde: chi scrive le ha osservate in prima persona più volte. I ragazzi che in moto sfrecciano dai Quartieri Spagnoli e passano davanti all'agente strillano: «Oh, mo' m'ja arrestà!» (ora arrestami!). Il proprietario dello scooter in sosta selvaggia che si lascia scappare l'apprezzamento amaro e un po' viscido quando trova la multa: «Se me la fa guardandomi con questi occhi la multa è meno brutta…».

Poi c'è quello che si ferma tentando, con un gesto disperato, di attaccar bottone (ma non lo vedi che è un agente in divisa?). E ci sono i turisti che individuata la graziosa agente in divisa le chiedono una foto-ricordo. Ma questo a volte lo facciamo anche noi italiani all'estero, inutile negarlo. Insomma, queste lavoratrici si trovano a dover avere a che fare con comportamenti che mai un cittadino si permetterebbe di avere con un agente di sesso maschile.

In mezzo a tutto ciò c'è il lavoro. Il quotidiano (a dispetto delle dicerie, perché chi lavora c'è, eccome, nella Polizia Municipale di Napoli) tentativo di dar senso al caos e all'indisciplina cronica dei napoletani muniti di auto o scooter che si sentono padroni della città e autorizzati a fare qualsiasi cosa anche nei sensi vietati, nelle isole pedonali, nelle aree off-limits al traffico. Le giovani agenti del Corpo di Polizia Municipale, vincitrici di regolare concorso, vengono pagate tanto quanto i loro colleghi uomini. A loro tuttavia si chiede di sopportare questo supplemento di Golgota. Forse, dopo il caso della giovane messa alla gogna su Facebook è anche il caso di metter mano alla vicenda chiedendo a queste lavoratrici quali siano i loro problemi sul territorio. Il Comune di Napoli e il Comando della Municipale lo fanno? Bene, lo rendano noto anche alla città.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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