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Via Brin, il parcheggiatore abusivo sfonda il vetro dell’auto di chi non paga

Non paga il parcheggiatore abusivo di via Brin e si ritrova il finestrino sfondato: l’estorsione legalizzata diventa sempre più violenta. Ironia della sorte, proprio a due passi da un maxi parcheggio pubblico.
A cura di Redazione Napoli
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I soldi pretesi dal parcheggiatore abusivo sono una estorsione. Non tutti gli automobilisti napoletani pagano a occhi chiusi, anzi. C'è chi si ribella e sosta ugualmente, mettendo il grattino e evitando di versare l'obolo preteso. La risposta? Un atto di violenza: chi non paga il parcheggiatore abusivo di via Brin ad esempio, si ritrova il finestrino sfondato. Ironia della sorte il tutto proprio ai piedi di uno dei più grandi parcheggi pubblici e legali di Napoli. Stessa prepotenza in zona di via Gianturco, dove la Polizia Municipale è assolutamente assente e a farne le spese sono i ragazzi che lavorano nei call center, vessati dagli abusivi.

“Nonostante l’impegno straordinario della polizia municipale, in alcune zone della città, i parcheggiatori abusivi continuano a controllare il territorio e a imporre il pizzo a chi vuole parcheggiare auto e moto e lo fanno con una prepotenza sempre più evidente, passando, sempre più spesso, dalle minacce agli atti di violenza veri e propri”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, fondatore con Gianni Simioli de La Radiazza e il consigliere comunale Marco Gaudini, della pagina Facebook “Io odio i parcheggiatori abusivi”.

“Ogni giorno continuano ad arrivarci segnalazioni da parte di residenti e turisti indignati per quel che succede in alcune strade napoletane” ha aggiunto Borrelli raccontando che “nell’ultima segnalazione, riguardante via Galileo Ferraris e la zona del parcheggio Brin, una giovane dipendente di un’azienda della zona ha raccontato di essere stata minacciata da un parcheggiatore abusivo che le ha aperto violentemente la porta con un tono talmente minaccioso che ha preferito scappare”.
“E a chi prova a ribellarsi va ancora peggio, come dimostra il finestrino sfondato a un collega della stessa ragazza che ha denunciato di essere stata minacciata” ha continuato Borrelli sottolineando che “ritrovarsi la macchina danneggiata è la conseguenza ormai naturale per chi prova a non sottostare alle richieste estorsive dei parcheggiatori abusivi”

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