Via Foria, via Rosaroll, piazza Cavour: è boom di scippi
Tra via Foria, via Cesare Rosaroll e piazza Cavour nel periodo estivo si sono incrementati gli episodi criminosi: scippi e rapine a ogni ora del giorno e della notte. Dopo le numerose denunce le forze dell'ordine hanno deciso di pattugliare con maggior frequenza l'area e i risultati si sono visti fin da subito. La mattina del 28 agosto, i Carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Napoli-Stella, hanno arrestato il pregiudicato Giuseppe Visco, 37 anni di Sant'Antimo. L'uomo è stato notato aggirarsi in via Foria, all'incrocio con via De Curtis per poi avvicinare una donna, una 50enne di origini ucraine, e strapparle una catenina dal collo. Visco si è poi dato alla fuga nelle strade adiacenti ma i militari, che avevano assistito alla scena, si sono lanciati subito al suo inseguimento bloccandolo poco dopo. La collanina è stata restituita alla sua legittima proprietaria, mentre il 37enne è in carcere con l'accusa di furto con strappo, in attesa del rito direttissimo.
Soltanto poche ore prima, il 27 agosto, via Foria era stata protagonista di un episodio analogo. In quest'occasione, gli agenti della Polizia di Stato dell'Ufficio Prevenzione Generale, in collaborazione con i colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Campania hanno arrestato Anna Gatto, 40enne napoletana con precedenti penali. La donna, a bordo di uno scooter, ha avvicinato una passante in procinto di attraversare la strada e le ha scippato la borsa, incurante del traffico automobilistico. E' stata la stessa vittima ad avvicinare gli agenti di Polizia chiedendogli aiuto. Gli agenti, iniziate subito le ricerche, hanno rintracciato la 40enne nei pressi della sua abitazione in vico Santa Maria degli Angeli, ancora a bordo del motorino usato per commettere lo scippo, che è risultato sottoposto a fermo amministrativo. La donna si era già disfatta della borsa, ma aveva in tasca lo smartphone della vittima e 50 euro. Anna Gatto è stata arrestata per furto con strappo ed evasione dai domiciliari, ai quali era sottoposta, e tradotta nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.
