Via la camorra dal Parco verde, l’Iacp sgombera gli abusivi condannati per 416 bis
L'ordine di sgombero inviato dall'Iacp è stato inoltrato alla Procura di Napoli. Via dalle palazzine popolari tutti i condannati per 416 bis, ovvero gli inquilini su cui pende una sentenza di condanna per associazione camorristica. Sono loro in cima alla lista degli abusivi (circa 1500 tra Napoli e provincia) a cui l'ente ha intimato l'allontanamento dai locali per cui, da anni esiste una graduatoria di aventi diritto legittimi.
Il caso Fortuna Loffredo
Sotto i riflettori per la situazione di spaventoso degrado alla quale hanno contribuito anche le occupazioni abusive ci sono le palazzine di edilizia popolare Iacp del parco Verde di Caivano, dove è stata brutalmente assassinata Fortuna Loffredo, 6 anni. Anche per rispondere all'istanza di legalità sollevata da questo caso è partito il provvedimento che rappresenta anche il nuovo corso del neo direttore Bernardino Tuccillo, ex assessore comunale al Patrimonio al Comune di Napoli ora alla guida dell'ente dopo la nomina del presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Nel mirino dell'ente anche le periferie di Napoli
Lo scorso 19 maggio si è svolta in prefettura una riunione coi vertici dell'ente, mentre continuano gli incontri con i sindaci delle città coinvolte dai provvedimenti. Dopo Caivano, in lista ci sono Ercolano, Nola, Casalnuovo ma anche alcuni quartieri di Napoli tra cui Scampia, Secondigliano. Pianura, Soccavo, Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio. La situazione di abusivismo cronico ha avuto conseguenze pesanti in termini economi sulla casse dell'Iacp. Ogni anno mancano alle casse circa nove milioni per fitti non pagati. In tale situazione gli interventi di manutenzione diventano impossibili soprattuto in presenza di abusi edilizi, circostanza in cui serve l'autorizzazione del Comune per intervenire, autorizzazione che non può essere rilasciata. Non è un caso dunque, se la densità criminale è altissima in luoghi fatiscenti dove perdura da anni una situazione di illegalità cronica.