Vicenda termovalorizzatore, Vincenzo De Luca assolto. Cade la sospensione per la Severino
Il fatto non sussiste: Vincenzo De Luca è stato assolto dall'accusa di abuso d'ufficio. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d'appello salernitana nel processo per la realizzazione di un termovalorizzatore, mai costruito a Salerno, che vedeva imputato per abuso d'ufficio e peculato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Assolti anche gli altri due imputati, il dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Salerno, Domenico Barletta e Alberto Di Lorenzo, capo staff di De Luca quando era sindaco di Salerno. Per tutti gli imputati la Corte ha stabilito la revoca delle pene accessorie. Il governatore era stato condannato in primo grado a un anno, pena sospesa, soltanto per abuso d'ufficio, mentre per l'accusa di peculato era stato assolto. Tale condanna gli è costò la decadenza dalla carica di sindaco per effetto della Legge Severino, la stessa che ha messo in discussione il suo insediamento a Palazzo Santa Lucia e che adesso cessa i suoi effetti, in virtù dell'assoluzione.
Assolto in appello, De Luca: "Finalmente"
"Finalmente", così Vincenzo De Luca ha commentato al telefono con uno dei suoi avvocati, Paolo Carbone, la sentenza della Corte di Appello di Salerno Il reato contestato a De Luca vedeva il presunto abuso perpetrato con la nomina di Alberto Di Lorenzo, al fianco del dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Salerno, Domenico Barletta, per la realizzazione dell'inceneritore all'epoca in cui De Luca ricopriva l'incarico di primo sindaco di Salerno e commissario di Governo (2008). In Appello la Procura generale ha chiesto la condanna a 11 mesi di reclusione, mentre i legali del presidente della Regione hanno chiesto l'assoluzione. Nell'udienza dello scorso 15 gennaio i difensori del governatore avevano annunciato che il loro assistito avrebbe rinunciato alla prescrizione che scatterà ad agosto.