“Vieni, ti offro un caffè”: ma dentro c’era il sonnifero. Così derubavano le vittime in stazione
Hanno drogato il caffè di un uomo per poterlo rapinare con tutta calma: due persone sono state arrestate dagli agenti della Polizia Ferroviaria nella stazione di piazza Garibaldi: si tratta di un algerino di 52 anni ed un tunisino di 38, che devono ora rispondere di rapina aggravata ai danni di un cittadino bulgaro. I due infatti avevano escogitato un particolare sistema per rapinare la propria vittima, che la scorsa sera è stata un cittadino bulgaro che aveva perso l'ultimo treno per Roma a causa di un ritardo ed ha dovuto passare la notte nella stazione di Napoli Centrale: l'uomo è stato così avvicinato dai due che, con la scusa di una sigaretta si sono messi a chiacchierare con lui.
Poco dopo è scattata la trappola, fingendo di volergli offrire un caffè: ma andando in un bar vicino a comprarne tre, gli è stato versato all'interno del benzodiazepine, uno psicofarmaco che in dosi elevate porta al sonno profondo. E così l'uomo, poco dopo aver bevuto il caffè offertogli, è stato colto da uno stato improvviso di torpore, finendo per finire per terra in catalessi. A quel punto per i due è stato facile derubarlo, rubandogli un telefono cellulare, la somma di 37 euro in contanti e alcuni effetti personali. Ma il tutto non è passato inosservato: gli agenti della Polfer, infatti, sono immediatamente intervenuti fermandoli e arrestandoli subito dopo, mentre l'uomo è stato soccorso. Sono stati i sanitari del 118 a scoprire che l'uomo era stato drogato con del benzodiazepine: una volta ripresosi, l'uomo ha quindi sporto denuncia. La refurtiva gli è stata consegnata, mentre i due sono stati portati a Poggioreale in attesa di giudizio.
Nella stessa notte, gli agenti hanno anche scoperto un cittadino tunisino di 28 anni, già noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici, che stava derubando un cittadino ghanese che dormiva su una panchina. L'uomo è stato bloccato e arrestato: arrestato per furto aggravato, è stato processato per direttissima, venendo condannato a otto mesi di reclusione, 800 euro di multa ed il divieto di dimora nella Regione Campania. La refurtiva, pari a 45 euro in contanti, è stata invece restituita al cittadino ghanese vittima del furto.