Vietato pellegrinaggio dei fujenti a Madonna dell’Arco, stop a tutte le processioni religiose
Nella regione Campania è stata sospesa "qualsiasi forma di riunione, manifestazione, iniziativa, evento e cerimonia di carattere religioso in luoghi pubblici e privati aperti al pubblico", comprese quelle tradizionali e legate alla imminente Pasqua. Lo ha stabilito, con una ordinanza firmata oggi, 3 aprile, il governatore Vincenzo De Luca, che ha pensato anche ad un provvedimento ad hoc per il territorio di Sant'Anastasia, meta in questi giorni di decine di migliaia di fedeli che arrivano nel comune vesuviano dopo pellegrinaggi di chilometri.
Le cerimonie religiose sono state vietate "al fine di evitare i rischi di contagio derivanti dal contatto, diretto o indiretto, tra le persone". Nell'ordinanza regionale si raccomanda alle Diocesi di assicurare la sospensione di tutti gli eventi religiosi, mentre sarà compito dei Comuni "assicurare il controllo sulle strade e sulle piazze ospitanti tradizionalmente processioni, manifestazioni ed eventi di carattere religioso, anche legati alla Settimana Santa, al fine dello scrupoloso rispetto delle vigenti misure di contenimento e prevenzione del contagio"
Nei giorni 11, 12 e 13 aprile 2020, quindi dal giorno prima di Pasqua al Lunedì in Albis, sarà vietato l'accesso alla frazione di Madonna dell'Arco del Comune di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli. Il luogo è quello dove ogni anno si riuniscono i fujenti e decine di migliaia di fedeli, provenienti dalla Campania e da tutto il Mezzogiorno, dopo un lungo pellegrinaggio a piedi. Sarà impossibile raggiungere la frazione anche coi mezzi pubblici, proprio per evitare assembramenti che favorirebbero la diffusione del coronavirus. "È fatto divieto – si legge nell'ordinanza della Regione Campania – agli esercenti di servizio di trasporto pubblico locale, anche non di linea, di effettuare fermate all’interno del territorio di detta frazione ed disposta la chiusura delle strade di accesso alla frazione, come individuate dal Comune, sentita la Prefettura competente”.