Vigile ucciso a Napoli: Mariolino Barometro era sotto inchiesta per vicende personali
Gli inquirenti stanno passando al setaccio la vita privata di Mariolino Barometro, il vigile urbano ucciso ieri a Ponticelli, quartiere periferico di Napoli, in quella che sembra un vera e propria esecuzione malavitosa. Il 59enne, luogotenente della polizia municipale, prestava servizio all'ufficio del giudice di pace nella caserma Garibaldi di via Foria. Nei suoi confronti era aperta a quanto pare un'indagine interna che non aveva a che fare con il suo lavoro, ma con qualche "ombra" relativa alla sua vita al di là della divisa: qualche frequentazione pericolosa, anche se l'uomo, secondo quanto riporta il quotidiano Il Mattino, era incensurato e non sarebbe legato a nessuno dei clan che insanguinano da mesi il rione, interessato da una faida di camorra.
La polizia indaga sulla pista dei "motivi personali"
Era proprio in abiti civili, Barometro, quando ieri uno o più killer gli hanno esploso contro sette colpi d'arma da fuoco all'esterno da una cremeria in via Fratelli Grimm. L'uomo era infatti in ferie. Nonostante il riserbo degli inquirenti in questa fase delle indagini, sembra che la pista su cui la polizia di Stato si sta muovendo sia quella di "motivi personali" alla base del delitto.
De Magistris: "Agguato di matrice camorristica"
Un'interpretazione diversa è arrivata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Raccogliamo notizie da ieri sera, l'agguato mi sembra di chiara matrice camorristica", ha detto il primo cittadino a margine della presentazione del concerto per Pino Daniele. De Magistris ha poi confermato che "alcune tematiche che non attengono all'omicidio ma alla vittima erano note al comando della Polizia Municipale": Barometro sarebbe stato interessato da un significativo procedimento disciplinare per vicende del passato".