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Villa Literno, sorprende i ladri in casa e ne uccide uno

Tre malviventi stavano mettendo a segno un furto in abitazione quando il proprietario si è accorto della loro presenza e ha sparato, colpendone mortalmente uno. La moglie: “È l’ottava volta che vengono a rubare”.
A cura di Angela Marino
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Si alzato nel cuore della notte e ha sorpreso tre malviventi intenti a rubargli l'auto, così, ha preso la pistola e ha aperto il fuoco, uccidendone uno. È quanto avvenuto a Villa Literno (Caserta) nella notte tra domenica e lunedì. I fatti sono avvenuti intorno alle 3,30 in via Vecchia Aversa, nel comune del Casertano. I banditi erano in procinto di allontanarsi con l'auto rubata, una Audi, quando il proprietario, meccanico di mezzi industriali, si è accorto della loro presenza e ha sparato, ferendone mortalmente uno. La pistola con cui ha fatto fuoco era regolarmente detenuta.

I tre si sono dati alla fuga  in direzione Casal di Principe, fermandosi davanti all'ospedale civile di Aversa per abbandonare il corpo senza vita del complice per poi proseguire la fuga. La Audi, cui dopo hanno dato fuoco per occultare le loro tracce, è stata trovata poco dopo dai carabinieri nelle campagne di Gricignano di Aversa, in fiamme. Dopo i fatti, l'uomo, padre ha due figlie maggiorenni e un figlio di 16 anni, è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Casal di Principe dove è stato ascoltato dal pm della Procura di Napoli Nord, ha  una ricostruzione dell'accaduto. Ancora sotto choc, l'uomo è stato  condotto in ospedale ad Aversa per un malore.

Uccide un ladro in casa, la moglie: "Era l'ottavo furto"

"Quando mio marito ha fatto fuoco dal balcone, il ladro colpito, che era già dentro la nostra macchina, una Audi, è uscito dall'abitacolo e ha chiesto, rivolgendosi a mio marito, ‘perché' mi spari?'. Io avrei voluto chiedergli: e tu perché vieni a casa nostra mentre dormiamo a prendere la nostra roba?". Così la moglie del meccanico riferendo che si trattava dell'ottavo furto subìto. "È stata mia figlia, rincasata da una festa poco prima delle 3.30 – racconta ancora la donna a Il Mattino – ad avvertire la presenza dei ladri; io, mio marito, l'altra mia figlia e mio figlio stavamo dormendo e non ci siamo accorti di nulla; eppure i ladri hanno rovistato nella stanza di mio figlio, si sono impossessati da un portafoglio di mille euro in contanti, delle chiavi della macchina e del telecomando del cancello automatico. Quando è tornata, mia figlia è stata affiancata da un'auto, quella probabilmente dei banditi, e ha notato che dal cancello di casa nostra stava uscendo l'auto del padre; ha capito che era in corso un furto, e con il cellulare ci ha avvisato". "Mio marito ha preso la pistola, è uscito fuori al balcone e ha fatto fuoco verso la sua auto, dove all'interno c'era uno dei banditi; questi è uscito e si è rifugiato nella vettura dei complici, una Bmw bianca, che poi si è data alla fuga. L'auto di mio marito è rimasta ferma in mezzo al cancello. I ladri mi sembravano stranieri". "È stata una nottata terribile. Non è bello sparare a una persona – dice la donna – ma è l'ottava volta che vengono a rubare. Siamo davvero stanchi. Se questi banditi ci avessero detto che avevano bisogno di soldi li avremmo aiutati senza problemi come abbiamo fatto altre volte. Ma non puoi introdurti in casa mettendo in pericolo l'incolumità nostra e dei nostri figli".

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