Vincenzo De Luca sospeso dalla carica di sindaco
È ufficiale, Vincenzo De Luca non è più sindaco di Salerno. Anche per il politico del Pd, come recentemente, per il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, vale la Legge Severino. De Luca è stato condannato a un anno di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per dodici mesi (pena sospesa), con sentenza emessa lo scorso 21 gennaio, per il reato di abuso d’ufficio commesso nella nomina a project manager del suo capo staff Alberto Di Lorenzo nell’ambito della realizzazione di un termovalorizzatore a Cupa Siglia, nella periferia di Salerno. Nell'ambito dello stesso processo è stato condannato anche l’ex collaboratore del sindaco, Di Lorenzo e il rup Domenico Barletta. A firmare la sospensione di De Luca dalla carica di sindaco è stato il vice prefetto vicario, Giovanni Cirillo. La notifica al presidente del consiglio comunale Antonio D'Alessio dovrebbe arrivare tra poco imminente.
De Luca: «Io sindaco emerito? Ne sono orgoglioso»
«Mi sento persino inorgoglito della mia nuova veste di sindaco emerito». Con queste parole Vincenzo De Luca ha commentato all'Ansa il decreto di sospensione dalla carica di sindaco di Salerno previsto dalla Legge Severino a seguito della condanna nel processo sul termovalorizzatore. Alla domanda se si svolgeranno le primarie per le elezioni Regionali 2015 in Campania, che vedono l'ex sindaco candidato contro Andrea Cozzolino, ha risposto categorico: «Assolutamente sì».
Caldoro: «La legge Severino va cambiata»
«Credo che non debba esserci un trattamento particolare solo per il sindaco di Napoli». Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, risponde così a una domanda sulla sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di sindaco di Salerno, dopo la condanna per abuso d'ufficio, per effetto della legge Severino . «Ho sempre espresso le mie grandi perplessità sulla legge Severino, così come è – dice – Se c'è stato un atto nei confronti del sindaco di Napoli è giusto che avvenga anche per il sindaco di Salerno».
Lo stesso, specifica il governatore, deve valere «anche per Berlusconi oltre che per de Magistris e De Luca, perché non capisco per quale motivo debba esserci un trattamento diverso per Berlusconi». «a Severino va cambiata – riamarca – lo ha detto anche Renzi anche se ha poi detto che questo non è il momento». «È la politica – sottolinea – che ha deciso, approvando una legge che limita la possibilità di qualcuno di potersi candidare, di poter avere o meno il consenso dei cittadini, di poter vincere o perdere di fronte al fatto che non c'è una condanna definitiva». E «non per un'azione della magistratura che non c'entra nulla, che ha il suo percorso e i tribunali decidono». «Per de Magistris la cosa ha avuto un effetto diverso – conclude Caldoro – credo che sia opportuno lo stesso trattamento anche per gli altri».