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Violenza al Pronto Soccorso: infermiera trascinata per i capelli all’ospedale Pellegrini

Una infermiera in servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, nel centro storico della città, è stata aggredita verbalmente e fisicamente, trascinata per i capelli, dai familiari di una paziente. Secondo l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” si tratta dell’aggressione numero 62 nel 2018 ai danni del personale sanitario nel capoluogo campano.
A cura di Valerio Papadia
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Continuano le aggressioni, a Napoli, ai danni del personale sanitario. Secondo l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", che monitora gli episodi di violenza di cui sono vittime medici, infermieri e personale di bordo dei mezzi di soccorso, si tratta dell'aggressione numero 62, nel capoluogo campano, dall'inizio del 2018. L'ennesimo episodio si è verificato al Pronto Soccorso dell'ospedale Vecchio Pellegrini, nella Pignasecca, pieno centro storico della città. Una infermiera addetta al triage, infatti, è stata minacciata e aggredita prima verbalmente e poi fisicamente dai familiari di una paziente che lamentava dolori al petto: la donna è stata infatti trascinata per i capelli. Soccorsa dai colleghi, l'infermiera ha riportato diversi traumi e una prognosi di 15 giorni.

"Un'aggressione brutale frutto di una inciviltà sempre più diffusa a Napoli. Ci sono persone che non capiscono o non vogliono capire che l'accesso al pronto soccorso è dettato dalla gravità delle condizioni. Non sono valsi a niente gli inviti della sanitaria che aveva spiegato ai familiari della paziente la priorità degli interventi in base all'assegnazione dei codici e quindi la necessità di attendere" ha spiegato all'Adnkronos Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, secondo il quale è necessario ristabilire un presidio di polizia all'interno del Pronto Soccorso del nosocomio del centro storico napoletano.

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