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Vittime della Shoah, centinaia di studenti in piazza Borsa per onorarne la memoria

Tantissimi studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Napoli hanno gremito questa mattina piazza Borsa per commemorare le vittime della Shoah: l’iniziativa è stato organizzata dalla Comunità ebraica di Napoli che, lo scorso 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, aveva disertato la cerimonia organizzata dal Comune per la querelle con l’assessore Eleonora de Majo.
A cura di Valerio Papadia
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Centinaia di persone, soprattutto studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Napoli hanno gremito questa mattina, 30 gennaio, piazza Borsa, per commemorare le vittime della Shoah. L'iniziativa di questa mattina è stata organizzata dalla Comunità ebraica di Napoli che, lo scorso 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, aveva disertato la cerimonia ufficiale organizzata dal Comune per la querelle con l'assessore Eleonora de Majo, che in passato si è lasciata sfuggire dichiarazioni offensive nei confronti degli ebrei e per le sue idee sullo Stato di Israele. "È una grande emozione essere qui e vedere questa piazza riempita da giovani. Il futuro è dei giovani e hanno sulle loro spalle il peso di dover tramandare questo obbrobrio e il silenzio terribile intorno a ciò che succedeva. C'è sempre bisogno di ricordare e il ricordo non deve rimanere un'operazione sterile, e' importante se lo si trasmette, se lo si fa apprendere ai giovani" ha dichiarato Lydia Schiperer, presidente della Comunità ebraica di Napoli.

In piazza Borsa – ufficialmente piazza Bovio – infatti, lo scorso 7 gennaio sono state apposte le pietre d'inciampo alla memoria di nove ebrei deportati e uccisi nel campo di concentramento di Auschwitz: Amedeo Procaccia, Iole Benedetti, Aldo Procaccia, Milena Modigliani, Paolo Procaccia, Loris Pacifici, Elda Procaccia, Luciana Pacifici e Sergio Oreste Molco. Le Stolpersteine, le pietre d'inciampo, sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunther Demnig. Si tratta di blocchi di pietra quadrati di 10 centimetri di lato, ricoperti di ottone lucente, che vengono posti davanti all'ultima residenza di un deportato nei campi di concentramento nazisti; riportano nome, anno di nascita, giorno e luogo della deportazione e data e luogo della morte; sono diffuse in tutta Europa.

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