Voto di scambio a Napoli, Rosaria Giugliano si difende: “Ho aiutato solo a trovare lavoro”
Rosaria Giugliano, 38 anni consigliere uscente della II Municipalità di Napoli e candidata alle amministrative di domenica, è indagata con l'accusa di voto di scambio insieme ad un'altra candidata del Pd al consiglio comunale, Anna Ulleto. Secondo i pm le due candidate avrebbero ottenuto voti da giovani elettori, in cambio della promessa di inserirli in Garanzia Giovani, il programma di orientamento al lavoro per i ragazzi dai 15 ai 29 anni. Un'accusa che Giugliano, intervistata da Il Mattino, respinge."Ho sempre e solo aiutato gli elettori del mio territorio a cercare lavoro. Solo questo", dice.
"Per Garanzia Giovani ho solo fatto in modo che i ragazzi del mio territorio fossero aiutati ad inoltrare le pratiche per accedere ai bandi per i corsi di formazione. E sottolineo corsi di formazione. Ad esempio quelli per parrucchiere. Si tratta di piccolissime imprese. Nient'altro. Non si tratta di posti di lavoro. Il mio territorio è degradato e la gente ha bisogno di aiuto. L'ho sempre fatto. Da 20 anni sono consigliere municipale. Ed essere accusata di voto di scambio è davvero troppo. Gli elettori mi apprezzavano perché li aiutavo", racconta Giugliano, che ricorda: "Domenica ho avuto la miseria di 270 preferenze, 5 anni fa ho avuto 400 voti e 10 anni fa addirittura 600. Perché non sono venuti allora? Come mi si può muovere un addebito di questo tipo?".
Racconta al Mattino di conoscere Anna Ulleto, l'altra esponente dem coinvolta, dall'anno scorso, quando lei si candidò alle elezioni regionali e ottenne circa 8mila preferenze in una lista collegata al presidente Vincenzo De Luca. "Da allora – dice Giugliano – si capì che aveva tutte le carte in regola per essere eletta al consiglio comunale. E così è stato. L'ho sostenuta nella campagna elettorale. Ma nel mio territorio ha fatto una brutta figura. Ha avuto appena 100 voti. E allora, anche in questo caso, come si fa a parlare di voto di scambio? Anche lei non c'entra nulla".
