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Voto di scambio a Torre del Greco, in 300 alla manifestazione per il voto libero alle elezioni

Un corteo di ragazzi ha manifestato a Torre del Greco contro il voto di scambio. L’iniziativa del Forum dei Giovani del Comune in provincia di Napoli è stata organizzata dopo lo scandalo messo sotto i riflettori dai reportage di Fanpage grazie ali quali i carabinieri hanno aperto un’indagine sul caso. Al momento ci sono 8 persone indagate.
A cura di Alessia Rabbai
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In 300 sono scesi in piazza oggi durante la manifestazione per il voto libero contro il voto di scambio a Torre del Greco, Napoli. L'iniziativa è stata promossa dal Forum dei Giovani del Comune in provincia di Napoli. Molti manifestanti portavano un ventaglio con la scritta "Tutti al fresco". Al corteo hanno sfilato in tanti, giovani e giovanissimi con cartelloni e striscioni, anche ironici, sullo scandalo dei voti di scambio. Assenti i due candidati al ballottaggio, come chiesto dagli organizzatori, che hanno rifiutato strumentalizzazioni della manifestazione. Presenti al corteo LeU e M5S senza bandiere come richiesto dai promotori. Presente anche Luigi Gallo (M5S) presidente commissione cultura della camera e Arturo Scotto ex deputato LeU. In tanti hanno ringraziato Fanpage per i video girati con telecamere nascoste fuori ai seggi elettorali del 10 giugno scorso, che hanno permesso ai carabinieri di aprire un'inchiesta sul caso.

Voto di scambio a Torre del Greco

L'inchiesta  sul voto inquinato a Torre del Greco è nata dopo i reportage di Fanpage acquisiti dai carabinieri: Attualmente 8 sono le persone iscritte nel registro degli indagati; gli interrogatori continuano insieme alle perquisizioni e ai controlli dei cellulari. I video girati a telecamere nascoste fanno luce sul meccanismo del voto di scambio: davanti ai seggi elettorali capannelli di persone fermavano gli elettori che si stavano recando alle urne per votare e spiegavano loro a chi dovevano dare la preferenza nella cabina elettorale, in cambio di denaro. Poi, gli chiedevano di scattare una foto con un cellulare dato in dotazione in modalità silenziosa, per non farsi scoprire dal pubblico ufficiale presente ai seggi.

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