Voto di scambio a Torre del Greco, pressioni ai politici per assumere il figlio del camorrista
Continua l'indagine per voto di scambio a Torre del Greco, nella provincia di Napoli, ed emergono nuovi dettagli sulla compravendita elettorale. L'inchiesta, che nasce da quanto documentato da Fanpage.it nel giugno del 2018 all'esterno dei seggi elettorali della città vesuviana, nell'aprile di quest'anno ha portato all'esecuzione di 14 misure di custodia cautelare da parte dei carabinieri della locale compagnia su disposizione della Procura di Torre Annunziata. Tra questi, figurano anche Stefano Abilitato, consigliere comunale a sostegno del candidato sindaco Giovanni Palomba, e Simone Onofrio Magliacano, tra i più noti commercialisti della città ed ex assessore. Proprio loro due, soprattutto Magliacano, sono al centro delle nuove rivelazioni emerse dai verbali depositati tra agosto e settembre: tra i netturbini assunti dal consorzio Gema, che si occupa della gestione dei rifiuti, c'è anche il figlio di un camorrista, uno scissionista del clan Falanga, inserito nella lista proprio da Magliacano.
I verbali, che prendono le mosse soprattutto dalle intercettazioni dei cellulari degli indagati e dalle chat Whatsapp, rivelano come il commercialista ed ex assessore alla giunta di Torre del Greco controllasse praticamente tutte le assunzioni che dovevano essere fatte in città. A Magliacano e Abilitato viene infatti contestato anche di aver comprato preferenze elettorali promettendo e facendo ottenere posti di lavoro.
L'inchiesta di Fanpage.it sul voto di scambio a Torre del Greco
Come riveleranno poi anche gli inquirenti, l'inchiesta di Fanpage.it risulta determinante per le indagini. Nel giugno del 2018 Fanpage pubblica le immagini registrate all'esterno dei seggi elettorali di Torre del Greco, dove si vota per eleggere il nuovo sindaco. Alcune persone fermano gli elettori all'esterno dei seggi, indottrinandoli su come e chi debbano votare. Il sistema è semplice: una scheda precompilata con il nome del candidato da votare e l'indicazione di scattare una fotografia col cellulare a testimonianza del voto. A cose fatte, la consegna dei soldi.